sabato,Aprile 20 2024

Estorsione a Zappia, il Comune di Nicotera: «Parte civile pure in appello», ma nella sentenza l’ente non c’è

L’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Marasco replica all’articolo sulla condanna al boss Antonio Mancuso. Ecco il dispositivo integrale della Corte d’Appello di Catanzaro che parla da solo…

Estorsione a Zappia, il Comune di Nicotera: «Parte civile pure in appello», ma nella sentenza l’ente non c’è
Nel riquadro, il sindaco Marasco
L'imprenditore Carmine Zappia
Carmine Zappia

In relazione all’articolo sulla condanna in appello nei confronti di Antonio Mancuso per il reato di estorsione ai danni del commerciante Carmine Zappia (LEGGI QUI: Estorsione: cade in secondo grado l’aggravante mafiosa per il boss Antonio Mancuso), dall’amministrazione comunale di Nicotera riceviamo ed integralmente pubblichiamo:

Nell’articolo in questione si legge che il Comune di Nicotera non si sarebbe costituito parte civile in secondo grado nel procedimento giudiziario relativo alla vicenda giudiziaria che ha interessato il concittadino Carmine Zappia. Ci corre l’obbligo come amministrazione precisare che tale informazione risulta non veritiera, in quanto il Comune agli atti di causa è regolarmente costituito parte civile – giusto mandato della Giunta comunale, emesso con delibera n. 7 del 3 febbraio 2022 – mediante atto di discussione e contestuale richiesta risarcitoria, inviata alla sezione di Corte di Appello di Catanzaro, in data 7 marzo 2022 – via Pec – sicchè la posizione dell’Ente in questione è parte integrante della fascilazione processuale. Questa precisazione – puntualizza il sindaco Giuseppe Marascoè un atto dovuto da parte nostra, in quanto l’ente, ha assunto l’indirizzo dominante e preliminare con questa compagine amministrativa volta ai principi costituzionalmente garantiti che la stessa ha inteso porre come primario degli interessi legittimi della collettività, in un percorso di riscatto politico e sociale”.

Sin qui la nota dell’amministrazione comunale di Nicotera e del sindaco Giuseppe Marasco. Per parte nostra ribadiamo che quanto da noi scritto è corretto: il Comune di Nicotera era regolarmente in aula con il proprio avvocato nel processo di primo grado, mentre nessun legale era presente in aula a rappresentare l’ente nel giudizio di appello nè a discutere. Non a caso, infatti, nel dispositivo della sentenza d’appello – letto in aula dal presidente Antonio Giglio il 14 luglio scorso – il Comune di Nicotera (a differenza della altre costituite parti civili presenti in aula pure in appello con i rispettivi legali) non compare. Pubblichiamo in basso l’intero dispositivo della sentenza che crediamo sia l’unica cosa che conta

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