giovedì,Dicembre 5 2024

Rinascita Scott, la replica dell’ex assessore Console e la nostra risposta

Il capogruppo di Forza Italia al Comune di Vibo interviene dopo la deposizione del colonnello Valerio Palmieri che ha fatto il suo nome in aula poichè intercettato al telefono con Antonio Vacatello

Rinascita Scott, la replica dell’ex assessore Console e la nostra risposta
Nico Console, capogruppo di Forza Italia al Comune di Vibo Valentia
Domenico Console

In relazione alla cronaca delle udienze dedicate alla deposizione del tenente colonnello Valerio Palmieri nel maxiprocesso Rinascita Scott (LEGGI QUI: Rinascita Scott, Palmieri in aula: «Vicinanza fra Vacatello e amministratori del Comune di Vibo»), dal capogruppo di Forza Italia al Comune di Vibo, Domenico Console riceviamo e integralmente pubblichiamo:

In relazione agli articoli riguardanti i contenuti della deposizione del colonnello Palmieri, nella quale vengono riportati episodi sulla mia persona, e lontana da me qualsivoglia intenzione d’influenzare in alcun modo la ricerca della verità e l’attività giudiziaria in corso che merita il mio più grande rispetto quale privato cittadino e ancora di più da amministratore di un territorio socialmente attraversato da una piaga sociale che verosimilmente ha attraversato ogni amministrazione pubblica, dai tribunali agli ospedali, dalle carceri alle comunità ecclesiastiche, mostrandosi, grazie alle numerosi indagini svolte, permeabile da una criminalità organizzata agevolata forse da un clima d’impunità oggi trapassato grazie all’apprezzabilissima opera di bonifica portata avanti da una rinnovata spinta, della magistratura inquirente guidata dal Dott. Gratteri, cui i calabresi di queste latitudini sono enormemente grati; mi preme sottolineare che ho ricoperto la carica di assessore fino a fine luglio 2017.
Mai, dunque, mi sono adoperato in tale ruolo per adottare atti o compiere azioni tese a favorire in alcunché il Sig. Vacatello Antonio, rasserenando i cittadini di avere svolto il mio mandato nella consapevolezza del ruolo con la dignità ed onore esercitandolo entro i limiti delle libertà e delle funzioni costituzionalmente attribuite e nelle forme, strumenti e modalità consentite dalle leggi dello Stato che ad esse si ispirano, senza mai perseguire alcun interesse di carattere personale ma del territorio, piuttosto offrendo sempre le mie pubbliche funzioni con l’intenzione di un profondo spirito di solidarietà umana nei confronti di tutti i cittadini che ne avessero ed hanno necessità e bisogno; per la cui oggettività chiedo al Sig. Baglivo di rendere pubbliche le intercettazioni integrali oggetto di questo dibattimento e che mi riguardano ed a chiarire se nella miriade delle migliaia di intercettazioni, in suo possesso, effettuate a carico di ambienti criminali nel corso dell’indagine Rinascita Scott ve ne siano altre che riguardano il sottoscritto dalle quali si possa anche solo desumere di essere un soggetto sospettabile di compartecipazione, dal ruolo politico rivestito o da privato, diretta o lontana che sia, ad incontri e ad ambienti criminali, al fine di rendere l’opinione pubblica capace autonomamente di farsene libero convincimento della consistenza o meno di fatti o atteggiamenti aventi rilevanza penale e/o politicamente ed istituzionalmente inopportuni e sconvenienti. Invito gentilmente, infine, lo stesso pubblicamente, pur riconoscendo che il lavoro del giornalista è rispettabilissimo, ancora di più in questa terra, nel ruolo e per la funzione della pubblica informazione, se in possesso di altre nuove notizie che riguardano la mia persona e di pubblico interesse a pubblicarle nell’immediatezza e senza indugio alcuno, senza rinnovare ad ogni cambio di luna sempre la stessa ormai compassata che se priva di nuovi elementi non può rivestire a mio parere rinnovato interesse nel lettore, nonché ad astenersi dal pubblicare ricostruzioni e percezioni personali, come in altre occasioni registrato, pertinenti i fatti de quo, che finirebbero inevitabilmente col suggestionare l’opinione pubblica e pregiudicare la credibilità, professionale personale e politica del sottoscritto, nonché la serenità e la storia morale della mia famiglia anche allargata che ha sempre saputo scegliere da che parte stare, per come noto ai vibonesi attenti ad alcune cose e dalla quale ho colto ogni insegnamento e virtù; per la cui serietà e tutela sono disponibile a rendere qualsiasi chiarimento fosse necessario davanti alla pubblica opinione e nelle competenti sedi giudiziarie se eventualmente richiesto; come sempre fatto. Domenico Console, cittadino vibonese”.

Sin qui la nota integrale di Domenico Console che, ci pare di capire, da un lato loda le inchieste di Gratteri e la sua opera di “bonifica” del territorio, dall’altro lamenta la pubblicazione di quelle stesse inchieste da parte della stampa e “scarica” sul giornalista responsabilità inesistenti. Nulla di nuovo, sin qui, rispetto ad altri politici vibonesi. La novità sta semmai nell’invito di Console alla nostra testata ad astenersi dal pubblicare “ricostruzioni e percezioni personali come in altre occasioni – afferma lo stesso Console senza indicare però come e quando le avremmo fatte – registrato”.
Si butta insomma un po’ di fango sull’attività giornalistica provando a far credere che siano state operate ricostruzioni parziali o personali da parte del giornalista quando ci è limitati a riportare la fedele deposizione di un colonnello – fra i principali testi della Procura di Gratteri che Console dichiara di apprezzare – resa in pubblica udienza e per come risulta anche – fra l’altro – dalle trascrizioni. Facciamo notare allo stesso Console, infine, che non ci risultano precedenti deposizioni del colonnello Palmieri sugli stessi fatti riferiti in aula in ordine alle intercettazioni fra Vacatello e lo stesso ex assessore (a proposito del rinnovato interesse per i lettori), né abbiamo capito dalla lunga nota di Console – ma sarà un nostro limite – se lo stesso abbia compreso che la deposizione dell’investigatore si è soffermata su quelle che lo stesso (il colonnello Palmieri, non noi) ha definito come “relazioni fra Vacatello e l’assessore Console Domenico in merito a festeggiamenti e sagre fatte su Vibo Marina”.

LEGGI ANCHE: Rinascita Scott, Palmieri in aula: «Vicinanza fra Vacatello e amministratori del Comune di Vibo»

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