giovedì,Marzo 28 2024

Nick Di Betta riposerà in pace nel suo paese natio

Lo sfortunato 57enne morto venerdì scorso nei pressi del Comune di Vibo, verrà tumulato nel cimitero di Stefanaconi grazie all’iniziativa di due concittadini che si sono fatti interpreti del sentimento dell’intera comunità.

Nick Di Betta riposerà in pace nel suo paese natio

Nicola “Nick” Di Betta avrà una degna sepoltura nel paese che 57 anni fa gli diede i natali: Stefanaconi. L’uomo, da tempo residente negli Stati Uniti, stava trascorrendo un periodo in Italia, in attesa di rientrare nel suo paese d’adozione, prima di trovare la morte nel pomeriggio di venerdì 29 aprile mentre camminava nei pressi del Comune di Vibo Valentia.

L’infarto che lo ha colpito sulla salita laterale al Municipio vibonese non gli ha lasciato scampo, condannandolo ad un crudele destino lontano dagli affetti più cari. Di Betta, infatti, non aveva familiari stretti in loco e, non a caso, particolarmente complesse e dolorose si sono rivelate anche le necessarie procedure per il suo riconoscimento, preso in carico infine dal sindaco di Vibo Elio Costa.

Colpito da malore muore vicino al Comune, inutili i soccorsi

Una vicenda che ha suscitato aperta commozione in tutta la comunità di Stefanaconi che da subito si è interrogata sul da farsi per offrire delle degne esequie al proprio concittadino. Sentimenti infine interpretarti da Nicola Maisano e Giovanni Battista Bartalotta, determinati a fare in modo che lo sfortunato stefanaconese potesse avere una sepoltura nel cimitero del suo paese natio accompagnando la stessa con un adeguato rito funebre.

L’iniziativa di Maisano e Bartalotta (che peraltro a Stefanaconi presiede l’associazione “Franza”) ha ricevuto il sostegno dei primi cittadini di Vibo e Stefanaconi, Elio Costa e Salvatore Di Sì, che hanno concordato sull’opportunità di assicurare a Di Betta una sepoltura nel suo paese d’origine. Collaborazione accordata al contempo dal priore della confraternita del Carmelo, Paolo Bartalotta, che metterà a disposizione un loculo nella cappella comunitaria del cimitero del paese, e dal professor Raffaele Arcella che si occuperà degli aspetti legati al trasferimento della salma.

Sostegno giunto infine anche da numerosi concittadini che si sono offerti di contribuire all’organizzazione dei funerali che, ha annunciato Bartalotta, si terranno martedì 3 maggio alle 16.30 nella chiesa matrice di Stefanaconi.

«La comunità intera – ha infine affermato Bartalotta – si unisce a dare l’estremo saluto ad un suo concittadino emigrato, a partire dal primo cittadino che ha colto in pieno l’invito. Sono certo che il Comune, per una questione simbolica, si accollerà tutta la spesa del funerale, in memoria di tutti i nostri emigrati che sono morti lontani dalla loro terra».

top