giovedì,Aprile 25 2024

“Black money”: la Cassazione respinge il ricorso straordinario di Antonio Prestia

L’imprenditore di San Calogero è stato condannato in via definitiva per tentata estorsione aggravata

“Black money”: la Cassazione respinge il ricorso straordinario di Antonio Prestia
Antonio Prestia

Respinto dalla Cassazione il ricorso straordinario proposto dall’imprenditore Antonio Prestia, 54 anni, di San Calogero, condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione nel processo “Black money” per il reato di tentata estorsione aggravata ai danni di Nicola Salamò. Alla stessa pena Antonio Prestia era stato condannato in primo grado a Vibo il 17 febbraio 2017 ed in appello a Catanzaro il 12 novembre 2019. Rispetto al dedotto vizio di omessa valutazione della richiesta di riapertura dell’istruttoria dibattimentale, la Cassazione sottolinea che già in precedenza la Suprema Corte ha esaminato la censura e ha valutato fondate le ragioni per le quali la Corte d’appello di Catanzaro ha ritenuto di non procedere all’assunzione delle testimonianze della persona offesa e di Valenti. “Il ricorso ha inoltre per oggetto la valutazione delle risultanze processuali, anziché l’indicazione di errori in fatto, sostanzialmente riproponendo motivi già esaminati e disattesi da questa Corte – sottolinea la Cassazione – richiedendo un nuovo giudizio, in tal modo stravolgendo la natura di mezzo straordinario di impugnazione”. Per tali motivi il ricorso straordinario di Antonio Prestia è stato ritenuto inammissibile e lo stesso è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali.

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