martedì,Novembre 12 2024

Carcere di Vibo e inchiesta Sistema, affondo di Ciccone (Sappe): «Gravissima carenza di personale»

Il segretario provinciale del sindacato di polizia penitenziaria replica al garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misura restrittiva, che aveva parlato di sovraffollamento dopo l’operazione contro la ‘ndrangheta a Cosenza

Carcere di Vibo e inchiesta Sistema, affondo di Ciccone (Sappe): «Gravissima carenza di personale»
L'ingresso del carcere di Vibo Valentia
Francesco Ciccone (Sappe)

«A seguito dell’operazione della Dda di Catanzaro dove sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere 139 persone di cui 35 assegnati al carcere di Vibo Valentia, è stata diramata sugli organi di stampa, la notizia diffusa dal garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misura restrittiva della libertà personale, “allertato da diversi familiari di detenuti campani, attualmente ristretti nella casa circondariale di Vibo Valentia, per sovraffollamento della struttura penitenziaria. I loro parenti ristretti hanno lamentato di trovarsi, da ieri mattina, in celle con dieci e dodici compagni”. S’intende chiarire che, la notizia divulgata non corrisponde alla reale situazione. Entrando, in maniera tecnica, nel dettaglio dei numeri previsti dalla norma, che possono essere verificati attraverso i dati pubblicati dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, anche dopo il Bliz della Dda, le Camere di pernottamento delle sezioni occupate dall’AS3 (Alta Sicurezza) a Vibo sono massimo di 06 posti e non 10 o 12 come riportato dal Garante. Il Carcere di Vibo può ospitare massimo 407 detenuti e attualmente sono presenti 373 detenuti. Nello specifico, nel circuito AS3 la capienza tollerabile all’interno delle tre sezioni è di 330 e attualmente sono presenti 220 detenuti. Il reale dato che emerge, non è il sovraffollamento, come si vuol far erroneamente credere, ma la gravissima carenza organica che prevede, la presenza di 246 agenti, mentre ad oggi a Vibo sono presenti solo circa 170 unità, con una carenza organica di quasi 80 unità». Lo afferma il segretario provinciale di Vibo Valentia del Sappe (Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria) Francesco Guccione. [Continua in basso]

«Chiesto al personale un ulteriore sacrificio di servizio»

«A tal proposito – aggiunge il sindacalista – è doveroso mettere a conoscenza che nella giornata di giovedì scorso, il direttore e il comandante dell’Istituto si sono trovati costretti a chiedere al personale un ulteriore sacrificio di servizio, riscontrando larga disponibilità ed alta professionalità da parte di questi nell’assolvimento del loro dovere, fino ad oltrepassare le 12 ore di lavoro previste pur di portare a compimento tutte le operazioni necessarie. Infine, vorrei ricordare alla politica regionale, che, quotidianamente, il personale della polizia penitenziaria si trova a dover “gestire” con elevato rischio per la propria incolumità, numerosi detenuti con problematiche psichiatriche che dovrebbero avere la possibilità di essere assegnati alle strutture Rems o, a idonee strutture (vedi le aggressioni al personale che nel 90% dei casi sono causati proprio da detenuti con problemi psichiatrici). Pertanto – conclude Francesco Ciccone – chiediamo, al governo regionale di individuare strutture appropriate a suddetti detenuti e, alla politica nazionale un impegno importante verso i problemi del corpo della polizia penitenziaria».

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