venerdì,Marzo 29 2024

Al carcere manca l’acqua, il Sappe proclama lo stato di agitazione

Conferenza stampa questa mattina nell’istituto penitenziario alla presenza dei consiglieri regionali Mangialavori e Mirabello. Il sindacato denuncia la carenza di organico proprio mentre si verifica un nuovo disservizio nella fornitura idrica

Al carcere manca l’acqua, il Sappe proclama lo stato di agitazione

Rubinetti a secco al carcere di Vibo Valentia, dopo che la Sorical ha ridotto la portata d’acqua. E così da una stamattina i detenuti non possono usufruire in maniera efficiente dei servizi igienici. Il problema si è presentato proprio nel giorno in cui il Sappe aveva indetto una conferenza stampa per denunciare la grave carenza d’organico all’interno della struttura carceraria.

Prima di incontrare i giornalisti, Francesco Ciccone, in rappresentanza del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria regionale, insieme al segretario provinciale Saverio Ditto, ha accompagnato i consiglieri regionali Michele Mirabello del Partito democratico e Giuseppe Mangialavori di Forza Italia all’interno dell’istituto penitenziario. La delegazione ha visitato la struttura, toccando con mano la situazione cui sono costretti a vivere 400 detenuti e 150 agenti.

E se il problema del sovraffollamento è al momento sotto controllo, drammatica è la situazione degli agenti, ridotti all’osso. «Dal 2013 – ha commentato Ciccone – la casa circondariale ha perso 60 unità, senza contare i due agenti che vengono trasferiti giornalmente al carcere di Arghillà. Ciò costringe i pochi poliziotti penitenziari a turni di lavoro massacranti, che vanno dalle 8 alle 10 ore. Attualmente la pianta organica conta di 150 agenti, mentre nel 1997 (anno di apertura del carcere), ce n’erano 250. In vent’anni perse oltre 100 unità».

Ecco perché rivolgendosi ai due rappresentanti dell’assemblea regionale, Ciccone ha chiesto «l’assegnazione entro l’anno di almeno 30 nuove unità di polizia penitenziaria. Altrimenti – ha annunciato – proclameremo lo stato di agitazione ad oltranza». Un appello recepito dai due esponenti politici che si sono impegnati a presentare un’interrogazione parlamentare al fine di sbloccare una situazione che con l’estate rischia di degenerare.

Sul fronte invece del problema idrico, domani sarà lo stesso Mirabello a recarsi negli uffici della Sorical per tentare di risolvere il problema.

top