giovedì,Aprile 25 2024

Precipita dalle scale dell’ospedale di Vibo e muore, quattro sanitari archiviati

Erano indagati per il reato di abbandono di persona incapace. Per il gip e la Procura non vi sono profili di responsabilità penali a loro carico

Precipita dalle scale dell’ospedale di Vibo e muore, quattro sanitari archiviati
L'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia

Si conclude con quattro archiviazioni firmate dal gip del Tribunale di Vibo, Francesca Loffredo, il procedimento penale che vedeva indagati per il reato di abbandono di persona incapace quattro sanitari dell’ospedale di Vibo. Si tratta di: Giuseppe Greco, 67 anni, di Vibo Valentia (avvocato Giovanni Vecchio), primario dell’Unità operativa dell’ospedale; della dottoressa Paola Staffa, 44 anni, di Catanzaro (avvocato Ignazio Di Renzo); Paolo Ravesi, 67 anni, originario di Sant’Agata di Militello, residente a Vibo Valentia (avvocati Giuseppe Monteleone e Marcella Vangeli), e Pasquale Mangone, 60 anni, di Mileto (avvocato Nicola Riso), dipendenti dell’azienda sanitaria in servizio in ospedale. I sanitari erano indagati per la morte di Rocco Caristena, 41 anni, di Gioia Tauro, il quale il 30 luglio 2020 è precipitato da una rampa delle scale antincendio dell’ospedale di Vibo Valentia. Il paziente si trovava ricoverato nel reparto di Psichiatria. Sono stati alcuni dipendenti del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Vibo ad accorgersi della caduta dalle scale di Rocco Caristena, deceduto a causa delle ferite e del grave trauma riportato dopo la caduta, tanto che inutili si sono rivelati i soccorsi.

Per il gip – che si è pronunciata dopo l’opposizione all’archiviazione da parte dei familiari del paziente deceduto – non vi sono elementi per ribaltare le conclusioni alle quali è pervenuta l’ufficio di Procura con la richiesta di archiviazione, non essendo state indicate indagini suppletive ed i relativi elementi di prova pertinenti e rilevanti.

I familiari della vittima, individuati dalla Procura quali parti offese erano: Ferdinando Caristena (padre del paziente deceduto), Teresa Belfiore e Samuele Caristena; Serafina, Davide e Dario Caristena, sorella e fratelli della vittima.

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