mercoledì,Aprile 24 2024

L’importanza della terapia del dolore e delle cure palliative

Convegno promosso dall’Asp, al Sistema Bibliotecario Vibonese, in occasione della XV Giornata Nazionale del Sollievo

L’importanza della terapia del dolore e delle cure palliative

Anche quest’anno in occasione della XV Giornata Nazionale del Sollievo, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia ha organizzato presso il sistema bibliotecario vibonese con il patrocinio del Comune di Vibo Valentia, il convegno “La terapia del dolore e le cure palliative”.

L’evento, moderato da Sabrina Caglioti, è stato organizzato da Michele Carnovale, specialista in Anestesia Rianimazione e Terapia del Dolore. L’obiettivo è stato quello di porre l’attenzione sui contenuti della legge 38 del 2010, che sancisce il diritto di ogni cittadino ad accedere alla Terapia del Dolore e alle Cure Palliative, sia in età adulta che in età pediatrica.

Ha partecipato al convegno il direttore generale dell’Asp Angela Caligiuri che ha manifestato vivo interesse per l’iniziativa, sia come medico che come manager, rimarcando il fatto che l’ammalato deve essere assistito con competenza e dignità fino alla fine della sua vita e assicurando la sua disponibilità a portare avanti questo percorso.

Subito dopo è intervenuto il presidente del consiglio comunale di Vibo Valentia Stefano Luciano che ha sottolineato l’alto spessore scientifico dell’evento.

A seguire sono intervenuti di don Vincenzo Varone che si è soffermato sull’aspetto spirituale che coinvolge l’ammalato, Antonino Iaria coordinatore regionale del Progetto la terapia del dolore e delle cure palliative, Francesco Polimeni, responsabile delle cure palliative dell’Azienda ospedaliera di Catanzaro e Antonino Maglia presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Vibo.

A chiudere i lavori è stato Giacomino Brancati, dirigente del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria.

«Portare avanti questo progetto è un grande segnale di civiltà perché significa umanizzare il percorso di fine vita dell’ammalato evitando così ulteriore dolore e attenuando la sofferenza di tutte le persone che ne sono coinvolte» ha commentato Michele Carnovale.

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