sabato,Aprile 20 2024

Inchiesta Maestrale, il Comune di Mileto: «Nessun contatto con l’avvocato Pelaggi»

Il responsabile dell’area amministrativa smentisce quanto riportato nell’indagine della Dda di Catanzaro

Inchiesta Maestrale, il Comune di Mileto: «Nessun contatto con l’avvocato Pelaggi»
Comune di Mileto

In relazione all’articolo dal titolo “Inchiesta Maestrale: dai Comuni di Vibo e Mileto informazioni riservate agli indagati” (LEGGI QUI: Inchiesta Maestrale: dai Comuni di Vibo e Mileto informazioni riservate agli indagati), dal responsabile dell’area amministrativa del Comune di Mileto, Alberto Russo riceviamo e pubblichiamo: Laddove si afferma che “la presidente della cooperativa si è poi recata negli uffici del Nucleo investigativo per rendere spontanee dichiarazioni, riferendo di essere venuta a conoscenza dai dipendenti dei Comuni di Mileto e Vibo Valentia che la Dda di Catanzaro aveva emesso un ordine di esibizione di documenti relativo alla propria associazione, il sottoscritto dr. Alberto Russo, responsabile dell’area amministrativa del Comune di Mileto, rup del progetto Sai, specifica che nessun contatto ha avuto nè lui personalmente nè gli altri dipendenti del proprio Ufficio né per tramite di terzi con l’avvocato Azzurra Pelaggi o con rappresentati e emissari della predetta Cooperativa. Pertanto mai questo ufficio ha comunicato l’esistenza di accertamenti a suo carico. Inoltre si specifica che la cooperativa Abgail non ha più rapporti con il Comune di Mileto sin dal mese di Luglio 2021, data di scadenza del rapporto contrattuale di gestione dello Sprar, nel mentre la gestione dei minori oggetto della presente indagine riguardava l’annualità 2017/2018, ed era a carico della Prefettura di Vibo Valentia con Comune capofila Vibo Valentia ed in ogni caso in quel periodo nè il sottoscritto nè gli altri dipendenti attuali erano assegnati al progetto medesimo. Inoltre l’ufficio diretto dal sottoscritto ha avuto solo contatti sull’argomento con l’Arma dei carabinieri di Mileto e, previa richiesta tramite pec con una dipendente dell’Ambito 1 di Vibo Valentia, ma ribadisce mai con la Pelaggi o con propri emissari. Pertanto le affermazioni di cui sopra non corrispondono al vero e il sottoscritto a tutela della propria immagine e anche dell’Ente rappresentato, ha provveduto in via cautelativa a produrre una denuncia per calunnia contro gli autori del fatto – Azzurra Pelaggi – rimanendo a disposizione dell’autorità giudiziaria per ogni chiarimento in merito”.

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