venerdì,Aprile 19 2024

Sorveglianza speciale rigettata per 27enne di Nicotera

Il Tribunale di Catanzaro respinge la richiesta della Procura non ravvisando i presupposti di legge per l’applicazione della misura di prevenzione 

Sorveglianza speciale rigettata per 27enne di Nicotera

Rigettata dal Tribunale di Catanzaro “Misure di Prevenzione” la proposta di applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di tre anni avanzata dalla Procura nei confronti di Giuseppe Megna, 27 anni, di Nicotera. La proposta della Procura di Catanzaro rimandava ad un’informativa dei carabinieri della Compagnia di Tropea dalla quale si evince che “Giuseppe Megna è un soggetto socialmente pericoloso il quale, malgrado la giovane età”, avrebbe costantemente manifestato “insofferenza verso le regole del vivere civile”. Vengono quindi ricordate le pendenze giudiziarie (ricettazione e detenzione abusiva di arma clandestina) e i precedenti di polizia di Giuseppe Megna, non sufficienti però per i giudici ad attribuire nei suoi confronti la condizione di pericolosità sociale richiesta dalla legge per la sottoposizione al regime della sorveglianza speciale.

Manca poi “un accertamento patrimoniale in grado di rilevare una sproporzione tra la reale capacità reddituale di Giuseppe Megna e il suo effettivo tenore di vita”. Come rivelato dalla difesa rappresentata dall’avvocato Francesco Capria, allo stato Giuseppe Megna è un soggetto informalmente incensurato e le sue pendenze “per reati in materia di ricettazione e detenzione illecita di armi – scrive il Tribunale – si riferiscono a fatti commessi in epoche diverse e a distanza di cinque anni l’una dall’altra, risalendo la prima condotta al 2012 e la seconda al 2017”. Il divario temporale fra le due condotte, per i giudici induce a ravvisare un agire occasione di Giuseppe Megna piuttosto che una sistematica dedizione ad attività illecite”, condizione quest’ultima richiesta per la sottoposizione di un soggetto al regime della sorveglianza speciale.

 

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