sabato,Aprile 20 2024

Rifiuti, sequestrata l’isola ecologica di Sant’Onofrio

Irregolarità nella raccolta della differenziata dopo lo stato di emergenza deciso il 15 luglio scorso con un’ordinanza. L’amministrazione comunale si dichiara però fiduciosa nell’operato della magistratura

Rifiuti, sequestrata l’isola ecologica di Sant’Onofrio

 

Sequestrato il Centro di raccolta a supporto della raccolta differenziata sito nel comune di Sant’Onofrio e cofinanziato dall’Unione Europea. Si tratta dell’area nota anche come “isola ecologica” che ha il ruolo strategico di luogo di momentaneo stoccaggio delle varie frazioni secche provenienti dalla raccolta differenziata/Rsu, consentendo una maggiore efficienza nelle operazioni di trasporto sino alle fasi di trattamento e smaltimento. Un sicuro luogo di contenimento temporaneo dei rifiuti differenziati, quindi, nei periodi di maggiore criticità, come quello estivo. In tale ambito, l’isola ecologica è sempre stata luogo indispensabile per il transitorio deposito delle varie frazioni differenziate, ad accezione della parte umida che prevede un differente ciclo di trattamento con trasporto diretto al centro di trattamento designato.

La frazione di residuo secco viene normalmente portata direttamente all’impianto di trattamento autorizzato, tuttavia nel corso dell’attuale stagione estiva in più occasioni gli impianti di Lamezia e Catanzaro, destinatari di tali frazioni dietro autorizzazione regionale, non hanno consentito il regolare conferimento, come evidenziato in numerose missive inviate dal sindaco al Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria. In tale contesto, il 15 luglio scorso il sindaco di Sant’Onofrio ha emesso un’ordinanza avente ad oggetto lo “Stato di emergenza gestione dei rifiuti urbani. Utilizzo area Centro di raccolta comunale”. In tale ordinanza il sindaco, “considerato il perdurare della situazione di emergenza connessa alle disposizioni della Regione Calabria” a tutela dell’igiene pubblica e del decoro urbano ha ordinato in via provvisoria, nelle more del conferimento agli impianti di trattamento dei rifiuti urbani (codice Cer 200301) – residuo secco, ad utilizzare il Centro di raccolta comunale di Sant’Onofrio per lo stoccaggio strettamente necessario. In ordine alle violazioni contestate, l’amministrazione comunale di Sant’Onofrio si dice “convinta della bontà delle azioni amministrative fin qui compiute. Parimenti – dichiara il sindaco  – siamo fiduciosi che la magistratura verificherà con scrupolo e coscienza tutti gli atti inerenti al caso ripristinando in tempi brevi il funzionamento di questo nevralgico snodo per mantenere il nostro paese pulito e salubre”. Il sequestro passa ora all’esame del gip del Tribunale di Vibo Valentia. 

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