venerdì,Marzo 29 2024

Rissa a Tropea, da rifare il processo di secondo grado

La Cassazione annulla e rinvia alla Corte d’Appello di Catanzaro. Fra gli imputati, anche un ex consigliere provinciale

Rissa a Tropea, da rifare il processo di secondo grado

Annullata con rinvio dalla Cassazione la sentenza di condanna nei confronti di Domenico Fraone, 48, anni, di Filadelfia, commercialista, imprenditore ed ex consigliere provinciale di Vibo Valentia, Michele Fraone, 47 anni, di Filadelfia, Domenico Rombolà, 45 anni, e Antonio Mondella, tutti imputati per il reato di rissa scoppiata nel luglio del 2014 a Tropea in largo Galluppi. Una maxi-rissa che si era conclusa con il deferimento all’autorità giudiziaria di ben undici persone. La rissa era scoppiata quando il proprietario di una palazzina del centro ha avviato una vivace discussione con il suo locatario, al quale l’uomo aveva dato in affitto l’immobile. Dalle parole si era presto passati ai fatti ed il centro di Tropea si era trasformato in un ring, il tutto sotto gli occhi attoniti dei passanti. Nel corso della rissa era stata colpita accidentalmente anche una donna incinta, immediatamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino”di Vibo Valentia. A terra erano invece rimasti feriti quattro tra i litiganti, e dopo l’intervento dei carabinieri erano scattati gli arresti domiciliari e poi la denuncia alla Procura di Vibo.

All’esito del giudizio abbreviato (pur in assenza della convalida dell’arresto per assenza d esigenze cautelari), il giudice aveva riconosciuto la penale responsabilità di Antonio Mondella (condanna alla pena di mesi quattro), mentre Domenico Fraone, Michele Fraone, Giuseppe Ferraro e Domenico Rombolà erano stati dichiarati colpevoli del reato a loro contestato, condannandoli ad pena pecuniaria. Assolti, invece, Michele Rosanò e Antonio Ferraro. In sede di giudizio di secondo grado, la Corte d’Appello aveva confermato la sentenza di primo grado, revocando il beneficio della sospensione condizionale della pena nei confronti di Domenico Fraone, Michele Fraone e Domenico Rombolà. Dinanzi alla Cassazione, quindi, i ricorrenti Domenico Fraone, Michele Fraone e Domenico Rombolà, tutti assistiti dall’avvocato Diego Brancia, hanno censurato la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro per illogicità manifesta della motivazione e per la mancata applicazione della nuova disciplina in tema di legittima difesa, avendo gli stessi sempre sostenuto di essere stati aggrediti all’interno di un edificio edibito ad attività ricettiva nel centro storico di Tropea, palazzo ceduto tempo prima da Mondella, che aveva tentato di rientrarne in possesso il 12 luglio 2014. In seguito all’annullamento da parte della quinta sezione della dovrà essere celebrato nuovamente il giudizio di secondo grado, dinanzi ad una sezione diversa della Corte d’Appello di Catanzaro.

G. B.

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