domenica,Ottobre 6 2024

Omicidio Vangeli nel Vibonese, la Cassazione conferma 17 anni di reclusione per Giuseppe Prostamo

Condannato a 30 anni in primo grado sono stati esclusi in appello i futili motivi e la premeditazione. L'assassinio del giovane, avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 ottobre 2018, per una ragazza contesa e un debito di droga

Omicidio Vangeli nel Vibonese, la Cassazione conferma 17 anni di reclusione per Giuseppe Prostamo
Francesco Vangeli e Giuseppe Prostamo

Diventa definitiva la condanna a 17 anni 6 mesi e 20 giorni di reclusione nei confronti di Giuseppe Prostamo, 39 anni, per il quale la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dalle difese e confermato la condanna, già comminata in appello, per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Francesco Vangeli, 26 anni, ucciso a Mileto la notte tra il 9 e il 10 ottobre 2018 con un colpo d’arma da fuoco, chiuso, ancora agonizzante, in un sacco nero e gettato nel fiume Mesima, mentre la sua auto e il suo cellulare venivano dati alle fiamme.

Prostamo, difeso dagli avvocati Sergio Rotundo e Giuseppe Grande, in primo grado era stato condannato a 30 anni di reclusione (escludendo l’aggravante mafiosa), in seguito la Corte d’Assise d’Appello, a gennaio 2023, ha escluso anche le aggravanti della premeditazione ed i futili motivi, dimezzando la pena. 

La contesa di una ragazza e il debito di droga

Secondo le indagini avviate dalla Dda di Catanzaro, i fratelli Giuseppe e Antonio Prostamo (per il quale il giudizio pende ancora in appello) avrebbero ucciso Francesco Vangeli perché questi aveva riallacciato una relazione con la ragazza contesa con Antonio Prostamo e anche per un debito di droga che il ragazzo aveva contratto con Giuseppe Prostamo.
Il 39enne è stato accusato anche di detenzione e porto illegale di una pistola.
Parti civili nel processo sono i familiari di Vangeli, assistiti dagli avvocati Nicodemo Gentile, Antonio Cozza, Francesca Comito, Vittorio Vecchio. 

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