Anziana morta per tetano nel Vibonese, prescrizione per il medico imputato

La Corte d’Appello di Catanzaro ha dichiarato la prescrizione del reato di falso nei confronti del dottore Mario Calzone, 58 anni, medico del pronto soccorso dell’ospedale di Tropea. In primo grado nel febbraio del 2017 era stato condannato dal Tribunale di Vibo alla pena di un anno ed al pagamento delle spese processuali, oltre al risarcimento dei danni patiti dalle costituite parti civili Antonio La Torre, Vittoria La Torre, Rosa La Torre e Carmela La Torre (tutte assistite dall’avvocato Giuseppe Di Renzo) da liquidarsi in separato giudizio civile. L’imputato non ha rinunciato alla prescrizione. Il Tribunale aveva dichiarato la “falsità della scheda sanitaria (bollettone) del Pronto Soccorso di Tropea a firma del dottore Mario Calzone recante la data del 24 giugno 2009” disponendone la definitiva allegazione al fascicolo del dibattimento. [Continua dopo la pubblicità]

Il dottore Mario Calzone, assistito dagli avvocati Domenico Ceravolo del foro di Palmi e Giuseppe Calzone del foro di Vibo, in primo grado era stato invece assolto dall’accusa di omicidio colposo per il decesso di Olimpia Rizzo, di 83 anni, che nel luglio del 2009 si era presentata al Pronto soccorso del nosocomio tropeano a seguito di una lesione subita a causa di un incidente domestico, ma dal quale era stata rispedita a casa. Dopo circa sette giorni la donna perse vita nell’ospedale di Vibo Valentia poichè quella lesione avrebbe provocato la fatale infezione tetanica.