mercoledì,Aprile 24 2024

Pino abbattuto in via Dante Alighieri, le precisazioni del Comune

L’albero è stato tagliato su richiesta di un residente la cui abitazione era soggetta ad infiltrazioni poiché gli aghi ostruivano le grondaie. «In futuro adotteremo un’apposita procedura» assicura l’Amministrazione

Pino abbattuto in via Dante Alighieri, le precisazioni del Comune

In merito alla vicenda relativa all’abbattimento di uno dei pini domestici siti in via Dante Alighieri, avvenuto l’8 dicembre, l’Amministrazione comunale di Vibo Valentia ha inteso ricostruire i fatti precisando quanto segue: «In data 28 novembre 2015 i Vigili del fuoco intervenivano a seguito della segnalazione di un cittadino residente in via Alighieri, il quale lamentava infiltrazioni di acqua piovana nella propria abitazione. I Vdf redigevano il conseguente rapporto evidenziando che “sul terrazzino soprastante l’acqua non riusciva a defluire nei pluviali in quanto i discendenti erano ostruiti da grandi quantità di aghi di pino caduti dagli alberi presenti sulla via”».

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Quindi, «in data 10 settembre 2016 i Vdf effettuavano un nuovo intervento nella stessa abitazione riscontrando “che l’infiltrazione dell’acqua era dovuta probabilmente all’otturazione delle grondaie causata dagli aghi dell’albero di pino…”». Ancora, «in data 13 settembre 2016 interveniva anche la Polizia municipale ma essa non era in grado di stabilire se i danni lamentati dal privato fossero riconducibili alla presenza degli alberi posti davanti l’abitazione. In data 3 ottobre 2016 effettuava sopralluogo un tecnico dell’Amministrazione comunale, il quale riconduceva l’otturazione della grondaia alla caduta di aghi di pino sul tetto dell’abitazione. In data 14 novembre 2016 la proprietaria della privata abitazione interessata dalle infiltrazioni produceva al Comune istanza di autorizzazione alla rimozione dell’albero dal quale si staccavano gli aghi che ostruivano i pluviali e le grondaie».

L’amministrazione comunale, riscontrando la richiesta il successivo 21 novembre 2016, con relazione tecnica, concludeva per «il necessario taglio dell’albero e non per la semplice potatura in quanto “lo stesso presenterebbe caratteristiche tali da non consentire la distribuzione in maniera equilibrata del carico”, con conseguente pericolo “che si verifichi un cedimento”».

Questo perché, sostiene il Comune, «nella relazione si afferma che “l’albero… presenta un fuori asse dal baricentro di diversi metri con inclinazione sbilanciata verso il fabbricato” e che “la chioma biforcata non consente un intervento di potatura a bandiera, eliminando così la parte che propende verso il fabbricato e che provoca il danno lamentato… a causa della forte inclinazione che assumerebbe è soggetta a cedimento… le sue radici hanno già divelto il marciapiede, lesionato un muretto di recinzione e forzano verso il muro al piano di calpestio del fabbricato”».

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Alla relazione citata è seguita, in data 22 novembre, l’autorizzazione al taglio dell’albero a condizione che: «la richiedente si accollasse la spesa; i lavori venissero effettuati con personale qualificato e provvisto di dispositivi di prevenzione infortuni; la ditta esecutrice dei lavori fosse dotata di apposita polizza assicurativa; venisse utilizzata apposita segnaletica stradale».

Questo è quanto precisa il Comune che ricorda inoltre che «dall’insediamento di questa amministrazione comunale, questo è il primo albero ancora vivo che viene sacrificato per evitare danni a persone e cose, a dimostrazione della particolare attenzione che l’Amministrazione ripone nel rispetto del patrimonio verde di Vibo Valentia. Per quanto riguarda il futuro – aggiungono gli amministratori -, il Comune, attraverso provvedimenti del dirigente competente, “proceduralizzerà” provvedimenti del genere, plausibilmente con preventiva pubblicazione sull’albo pretorio delle autorizzazioni, cosicché chiunque sia portatore di interessi (anche cd. “diffusi” e “generali”) possa interloquire con l’Amministrazione. Per l’anno 2017 – si assicura infine – verrà predisposto un programma di reimpianto di nuovi alberi nei punti dove si è reso necessario l’abbattimento per esigenze di varia natura».

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