Giallo di Parghelia, interrogatori in Questura a Vibo
Il decesso dell’ex miss Campania, Annamaria Sorrentino, al centro dell’escussione del marito e di altri due amici. I familiari non credono al suicidio
Giornata di interrogatori oggi in Questura a Vibo Valentia nell’ambito delle indagini sul decesso di Annamaria Sorrentino, la 29enne sordomuta morta il 19 agosto scorso dopo essere caduta dal balcone di una casa vacanze a Parghelia. Ad essere interrogato per primo dai poliziotti, che stanno cercando di chiarire ogni aspetto sul giallo di Parghelia, è stato il marito Paolo Foresta che in mattinata ha fatto ingresso in Questura. Top secret, naturalmente, il contenuto dell’interrogatorio. Di certo, il marito di Annamaria è stato ascoltato nella veste di “persona informata sui fatti” e quindi come testimone di quanto accaduto la notte del 19 agosto scorso quando l’ex miss Campania è volata dal balcone di un appartamento posto al secondo piano di una casa di Parghelia dove avevano deciso di trascorrere un periodo di vacanza. Dopo Paolo Foresta, a fare il loro ingresso in Questura – sempre per essere ascoltate come persone informate sui fatti – anche altre due persone che quella notte si trovavano nel medesimo appartamento quando sarebbe scoppiata una violenta lite. Gli inquirenti che seguono il caso stanno cercando di non lasciare coni d’ombra su una vicenda ancora con diversi lati oscuri. Gli interrogatori, quindi, saranno utili alla polizia per capire se ci si trovi dinanzi ad un’unica versione sull’accaduto (sinora il marito di Annamaria e gli amici Salvatore e Francesca hanno sempre parlato di suicidio da parte della ragazza) oppure vi siano delle divergenze. Al suicidio della ragazza continuano a non credere i familiari di Annamaria che chiedono verità e giustizia.
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