domenica,Gennaio 26 2025

L’ecografo dell’ospedale usato per fare visite in studi privati, indagato primario di Locri

Il gip ha disposto l'interdizione per 12 mesi e un sequestro beni da 40mila euro. Il medico avrebbe anche attestato falsamente di trovarsi in reparto per rendere prestazioni aggiuntive

L’ecografo dell’ospedale usato per fare visite in studi privati, indagato primario di Locri

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Locri, su richiesta della Procura, che dispone l’applicazione di misure cautelari reali nei confronti di un primario in servizio presso l’ospedale di Locri, indagato per i reati di peculato, truffa a danno dello Stato, false attestazioni e rifiuto di atti d’ufficio. L’operazione scaturisce dalle indagini svolte dalle Fiamme gialle del Gruppo di Locri che hanno consentito all’autorità giudiziaria di disporre, nei confronti del dirigente medico, il sequestro preventivo di strumentazione medica nonché della somma di 40.532 euro.

Secondo quanto emerso nel corso degli accertamenti eseguiti, il dirigente medico indagato avrebbe sottratto sistematicamente e per fini personali un ecografo in dotazione al reparto ospedaliero da lui diretto, donato dalla collettività locrese. Il primario, infatti, pur essendo legato all’Asp di Reggio Calabria da rapporto di lavoro esclusivo, avrebbe esercitato attività professionale extra-moenia non autorizzata presso alcuni studi medici privati. 

Il tutto utilizzando l’ecografo del reparto ospedaliero che dirigeva e attestando falsamente all’Asp di Reggio Calabria di trovarsi, invece, presso l’ospedale di Locri per rendere prestazioni aggiuntive. Infatti, l’Asp di Reggio Calabria, in virtù di una specifica scelta del medico, corrispondeva allo stesso professionista indagato anche l’indennità di esclusività.

Dalle indagini è altresì emerso, in una specifica circostanza, che il primario, pur essendo in turno di disponibilità, si sarebbe indebitamente rifiutato di intervenire in ausilio di altro dirigente medico del reparto ospedaliero da lui diretto che ne aveva richiesto l’intervento per gestire un’emergenza relativa a una paziente.

Al momento le somme indebitamente percepite dal medico ammontano a 40.532 euro tra prestazioni aggiuntive e indennità di esclusività. I finanzieri hanno sorpreso il medico in flagranza mentre stava visitando un paziente presso un noto studio privato della provincia utilizzando l’apparecchio. Il Gip ha emesso un provvedimento che dispone la misura interdittiva del divieto di esercitare la professione medico-sanitaria per la durata di 12 mesi nei confronti dell’indagato.

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