Armi clandestine sequestrate a Mileto, passano ai domiciliari i due fratelli finiti in carcere
Dovranno indossare il braccialetto elettronico. Dopo la convalida degli arresti hanno lasciato il penitenziario


Passano dal carcere agli arresti domiciliari i fratelli Adriano e Giuseppe Grillo, rispettivamente di 43 e 55 anni, di Mileto, fermati sabato dai carabinieri con l’accusa di detenzione illegale di armi clandestine e munizioni. Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Rossella Maiorana, dopo la convalida degli arresti – in accoglimento delle richieste difensive – sono stati posti ai domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico quale misura di controllo. Sono difesi dallo studio legale dell’avvocato Antonio Porcelli. L’ufficio di Procura aveva chiesto la detenzione in carcere. Due i fucili rinvenuti dai carabinieri – militari dell’Arma delle Stazioni di Mileto e San Calogero (supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori”) – di cui uno con matricola abrasa, oltre a 300 cartucce di vario calibro.
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