Mileto, 40enne di Paravati arrestato dai carabinieri: sequestrati 300 grammi di marijuana e 11.500 euro che nascondeva in casa
Già conosciuto dalle forze dell'ordine era stato notato aggirasi con fare sospetto nel centro abitato e passare un bicchierino di carta a un'altra persona

Beccato con fare sospetto e tratto in arresto dopo gli ulteriori riscontri ottenuti con le perquisizioni alla persona e all’interno della sua abitazione. A questo ha portato l’attività di perlustrazione, finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, svolta nelle scorse ore dalle forze dell’ordine sul territorio di Mileto. A portala a termine sono stati i carabinieri delle stazioni della stessa cittadina normanna e di Francica. Nell’occasione, in stato di fermo è stato posto il 40enne di Paravati D.G., già noto alle forze dell’ordine, il quale nella serata di ieri è stato notato da una pattuglia in servizio di perlustrazione mentre cedeva nel centro abitato un bicchierino di plastica a un’altra persona.
I militari dell’Arma, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, lo hanno perquisito trovandogli addosso 300 grammi di marijuana occultati in una busta. Le ricerche di ulteriori corpi di reato sono state poi estese alle abitazioni dell’interessato e dei suoi familiari, attività che hanno permesso di trovare nascosti in alcuni mobili 11.300 euro in contanti, già impacchettati. La somma di denaro viene ritenuta dai carabinieri collegata alle attività delittuose dello stesso arrestato. Terminate le formalità di rito, il 40enne è stato ricondotto presso la propria abitazione in attesa di essere sottoposto a giudizio per direttissima. La droga e il denaro rinvenuti sono stati invece posti sotto sequestro. Toccherà adesso all’autorità giudiziaria competente valutare le successive determinazioni da prendere, fermo restando che la persona coinvolta è da ritenersi innocente fino a un’eventuale sentenza definitiva di condanna. L’operazione si inserisce nell’ambito della costante azione di contrasto ai reati in materia di stupefacenti, condotta grazie all’impulso della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, guidata dal procuratore Camillo Falvo, che continua a mantenere alta l’attenzione su tali fenomeni, con l’obiettivo di garantire sicurezza sul territorio.