martedì,Aprile 23 2024

Riciclaggio da cento milioni di euro, fissato il Riesame

Giuseppe Zinnà di San Calogero e l’iraniano Ghazvini Alì Khanniarak chiedono il dissequestro dell’assegno e di altra documentazione. Proseguono le indagini della Procura di Como

Riciclaggio da cento milioni di euro, fissato il Riesame

E’ stato fissato al 10 dicembre prossimo dinanzi al Tribunale di Como, presieduto dal giudice Valeria Costi, il Riesame proposto da Giuseppe Zinnà, 56 anni, di San Calogero, e Ghazvini Alì Khanniarak, 38 anni, cittadino iraniano nato a Teheran, fermati dalla Guardia di finanza a bordo di un’auto nei pressi del valico turistico di Maslianico, in provincia di Como, e trovati in possesso di documentazione di interesse valutario.

Fra tale documentazione, di cui ora Giuseppe Zinnà e Ghazvini Alì Khanniarak chiedono al Riesame il dissequestro, un assegno bancario nella disponibilità di Ghazvini Alì Khanniarak ammontante a ben cento milioni di euro, ed un contratto fra Ghazvini Alì Khanniarak, il vibonese di San Calogero Giuseppe Zinnà ed il fiorentino di Campi Bisenzio Simone Baglioni relativo al pagamento di quattordici milioni e mezzo di euro da effettuare da parte di Ghazvini Alì Khanniarak all’atto dell’incasso dell’assegno da cento milioni di euro emesso il 5 ottobre 2018 dal Credit Suisse di Ginevra.
Tale documentazione è stata sequestrata dalla Procura di Como in quanto ritenuta pertinente al reato di riciclaggio. L’istanza per il dissequestro da parte del Riesame è stata presentata dagli avvocati Francesco e Paola Stilo, che difendono Giuseppe Zinnà e Ghazvini Alì Khanniarak.

Sul fronte investigativo, intanto, nel più stretto riserbo proseguono a ritmo serrato le indagini degli inquirenti che mirano a far luce sull’intera vicenda. All’atto del controllo fuori dagli spazi doganali, Giuseppe Zinnà e gli altri passeggeri a bordo dell’Alfa 166 da lui condotta (Ghazvini Alì Khanniarak, Simone Baglione e Karim Yussufi, 61 anni, nato in Afghanistan e residente in Germania) hanno infatti risposto negativamente alla domanda di rito della Guardia di finanza di Ponte Chiasso sulla presenza in auto di merce o valuta da dichiarare. La documentazione è saltata fuori solamente da un controllo dei bagagli effettuato dai finanzieri.

Non sfuggono agli inquirenti i precedenti di Giuseppe Zinnà: condannato per narcotraffico internazionale di cocaina nell’operazione “Decollo” della Dda di Catanzaro e attualmente sotto processo dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia nell’ambito dell’operazione anti-usura denominata “Caorsa”.

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