Arriva l’estate: a Drapia si riempiono le piscine, si annaffiano i giardini e l’acqua nelle case non arriva più
Con l’approssimarsi della bella stagione la crisi idrica torna a farsi sentire. Il sindaco Porcelli: «Uso improprio e allacci abusivi rappresentano la prima causa del problema, ma limitarsi a sbraitare sui social non serve. Denunciate»
La stagione turistica sul territorio di Drapia ancora deve ingranare la marcia, ma da un paio di giorni già si registrano i primi disagi per gli abitanti che si sono completamente ritrovati senz’acqua. Il problema, segnalato sabato mattina da alcuni residenti della frazione di Gasponi al sindaco Alessandro Porcelli, ha inevitabilmente sollevato il chiacchiericcio sulla vera causa della vasca completamente lasciata a secco che, a maggio, da diversi anni a questa parte non sembra essere più una novità. Diverse strutture ricettive, con piscina e giardini, hanno già aperto i battenti per accogliere i primi turisti, mentre altre stanno per farlo. «Ancora i turisti non ci sono – lamentano alcuni residenti sui social a commento dell’avviso emanato dal Comune – ma già manca l’acqua. Cosa succederà con l’aumento delle presenze?», hanno domandato al primo cittadino in soldoni altri.
«A causa di un imprevisto svuotamento del serbatoio di Gasponi – si leggeva nel messaggio di avviso social del Comune diramato sabato stesso -, è necessario sospendere il servizio idrico dalle ore 13:30 alle ore 17 per permettere il riempimento dello stesso». Un avviso che ha scatenato diversi commenti, con alcuni residenti che hanno sottolineato il fatto che «non serve chiudere il servizio dal momento che si è già a secco». Un avviso precauzionale che, però, non ha placato i malumori e i disagi degli utenti continuati anche nella giornata di ieri a Sant’Angelo, dove di acqua nelle abitazioni ne arrivava giusto un filo. «Appena ho saputo della situazione ho subito avviato delle verifiche per individuare se si trattasse di una perdita – ci aveva fatto sapere sabato mattina il sindaco Porcelli -, ma di questo siamo sicuri non si tratta. Bensì – ha poi precisato – di un uso improprio della risorsa» che la cittadinanza spera spera al più presto possa essere individuato, magari anche sanzionato, e finalmente regolamentato così da non doversi più verificare il fatto di svegliarsi e non avere un goccio d’acqua dal rubinetto già a inizio maggio.
Specie quando poi il successivo utilizzo della preziosa risorsa idrica, per piscine o giardini da innaffiare eccetera, si vada a sommare al primario e crescente fabbisogno di acqua da parte degli utenti in forte aumento sul territorio durante l’estate. Nessuna delle frazioni la scora estate, infatti, è stata esente da forti disagi per mancanza d’acqua. Molti residenti hanno più volte chiamato in causa il Municipio e protestato anche sulle pagine social del Comune i gravi e costanti disagi nei quali sono incorsi per via della rete idrica a secco anche nelle ore notturne, facendo diventare una semplice doccia serale post lavoro una vera e propria impresa. Senza contare poi i numerosi disagi causati dalla calura anche ai tanti anziani del territorio comunale di Drapia. Ieri, «a seguito di un sopralluogo tecnico sulla vasca di Sciai» aveva ancora fatto sapere alla popolazione il Comune con un avviso sui social, «tutte le infrastrutture risultano perfettamente funzionanti, l’afflusso di acqua al serbatoio è regolare e non si rilevano perdite o altre criticità. La presenza turistica, inoltre, non è ancora particolarmente rilevante. Alla luce di questi elementi, l’attuale livello della vasca lascia presumere un utilizzo non conforme o eccessivo della risorsa idrica. In caso di ulteriore consumo oltre la soglia di equilibrio – hanno aggiunto dalla sede municipale ieri -, potrebbe rendersi necessaria la chiusura dell’erogazione a partire dalle ore 14».
L’amministrazione ha dunque invitato a «fare un uso responsabile e contenuto dell’acqua al fine di evitare disagi alla comunità», ma le giuste lamentele dei residenti lasciano un po’ presagire cosa accadrà d’ora in avanti con la richiesta sempre maggiore di risorsa idrica. «Chi ha l’orto e non ha il pozzo – ha segnalato sulla pagina social del Comune una cittadina – dovrebbe smetterla di usare l’acqua del rubinetto per innaffiare e l’amministrazione dovrebbe attivare dei controlli, senza ipocrisia». E proprio i controlli così tanto invocati sembrano essere il “tasto dolente” della questione: «Aldilà di eventuali guasti alla rete idrica oramai vecchia, si sa da sempre che alcuni fanno un uso improprio dell’acqua potabile – ha fatto notare un altro cittadino -. A titolo informativo vorrei sapere se poi, a seguito dell’Avviso del 7 febbraio 2025 riguardante i controlli a tappeto sulla rete idrica, nel controllare allacci abusivi eccetera, di fatto è stata avviata la procedura di controllo, visto che nell’avviso al pubblico si parlava di controlli che avrebbero avuto inizio il 1 marzo».
Sul punto lo stesso sindaco Porcelli ci ha fatto sapere che «i controlli verranno fatti non appena si attiverà la convenzione con il Comune di Tropea poiché, purtroppo, il nostro Comune non ha la disponibilità di un vigile urbano che al momento possa controllare il nostro vasto territorio. Faccio dunque appello al senso civico di ogni cittadino affinché determinate situazioni si possano davvero evitare, ma purtroppo questo, mi accorgo, è il vero zoccolo duro da combattere. Il nostro territorio, e quando dico nostro intendo dire che è di ciascuno di noi e quindi ogni singola persona ne deve avere cura e attenzione, è pieno di difficoltà e certe cose, certi comportamenti se si vuole davvero, possono davvero smettere di esistere. Basta solo impegno». Se quanto accaduto in qualche modo ha dato il “la” alle critiche sui social, «ad accuse sterili senza prove – ha sottolineato Porcelli – le porte del Municipio, volte a un dialogo costruttivo con chiunque, sono apertissime. Inoltre, chi ritiene di avere prove di allacci abusivi o di utilizzi impropri della risorsa idrica ritengo debba giustamente andare a denunciarlo nelle sedi opportune, senza accanirsi sui social magari incolpando l’amministrazione di non fare nulla perché questo non è assolutamente vero. Lavoriamo costantemente per il nostro territorio e per risolvere quante più criticità possibili, ma serve obiettività da parte di alcuni e buon senso nell’agire. Ripeto, chi ha prove di irregolarità che le denunci nelle sedi opportune».
Rimanendo ancora in tema di attenzione verso il territorio, Porcelli ci ha poi fatto sapere che «l’era degli atti vandalici non è ancora finita. Questa mattina, infatti, nella frazione di Brattirò è stato rinvenuto distrutto il sistema irriguo delle fioriere installate lungo la ringhiera della provinciale, dalla Casereccia fino all’incrocio verso il territorio di Ricadi. Abbiamo avvisato i carabinieri di quanto accaduto probabilmente questa notte e, al pari del livello della risorsa idrica sul territorio, ci stiamo occupando anche di questo. Questo ultimo atto vandalico, non fa altro che sottolineare l’alto scarso senso civico di pochi che va a discapito di molti».