venerdì,Giugno 20 2025

Gli studenti dell’Ipseoa di Vibo premiati al concorso Esploratori della Memoria indetto dall’Associazione nazionale mutilati di guerra

Primo posto all'indirizzo Moda per il censimento di monumenti commemorativi e l'uso creativo dell'intelligenza artificiale. Al secondo l'Accoglienza turistica che ha unito creatività, tecnologia e inclusività

Gli studenti dell’Ipseoa di Vibo premiati al concorso Esploratori della Memoria indetto dall’Associazione nazionale mutilati di guerra

Grande soddisfazione e orgoglio per l’Istituto professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (Ipseoa) “Gagliardi-De Filippis-Prestia” di Vibo Valentia, che nei giorni scorsi ha visto i suoi studenti primeggiare nel prestigioso concorso “Esploratori della Memoria”, indetto a dicembre dall’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra (Anmig) Calabria. L’iniziativa, promossa dal presidente Anmig, Piero Carisì, dalla responsabile area culturale prof.ssa Rossella Ravenda e dal responsabile provinciale Francesco Comito, si inserisce nel più ampio progetto “Pietre della Memoria” volto a sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza di ricordare le atrocità della Prima e della Seconda Guerra Mondiale e il sacrificio di coloro che hanno combattuto per la libertà della patria, diffondendo un messaggio di pace universale. «Le classi dell’indirizzo Industria e artigianato per il Made in Italy (Moda) – si legge nel comunicato stampa della scuola – hanno conquistato il primo premio grazie a un lavoro definito dalla giuria “ricco e articolato, frutto di approfondite ricerche sul territorio, culminate nel censimento accurato delle pietre commemorative e di un Parco della Rimembranza“.

Il progetto si è inoltre distinto per l’uso innovativo dell’intelligenza artificiale, che ha saputo dare voce a un monumento ai Caduti, trasformandolo in un attivo testimone della memoria storica». Di notevole impatto anche la «realizzazione di due poster originali ispirati al linguaggio della moda, capaci di comunicare i valori della pace con un’estetica contemporanea e coinvolgente. La motivazione del premio sottolinea come l’elaborato abbia saputo “coniugare rigore storico, creatività e tecnologia, restituendo con efficacia il senso profondo della memoria e dell’impegno civile”. Un altro importante riconoscimento – prosegue ancora la nota della scuola – è giunto dalle classi II A e III A dell’indirizzo Accoglienza turistica, che si sono posizionate al secondo posto. Il loro progetto è stato premiato “per aver saputo unire creatività, tecnologia e inclusività in un progetto originale e significativo”». Attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, «gli studenti hanno reso “parlante” un monumento storico, offrendo una nuova e accessibile modalità di fruizione della memoria». Particolarmente apprezzata è stata l’ideazione di un manifesto in lingua Braille, «a testimonianza di una profonda attenzione verso l’accessibilità e il coinvolgimento di tutti nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale».

Le classi dell’indirizzo Turistico hanno inoltre «ricevuto una menzione speciale per la realizzazione del manifesto in scrittura Braille. La giuria ha voluto sottolineare come “attraverso la scelta di comunicare la memoria storica anche alle persone con disabilità visiva, gli studenti hanno dato prova di consapevolezza civica, spirito innovativo e profonda attenzione ai diritti e alla partecipazione di tutti“». Il riconoscimento premia «”l’elevato valore storico e simbolico” del lavoro, che ha saputo unire “il rigore della ricerca documentaria alla sensibilità verso i temi dell’accessibilità, dell’inclusione e della cittadinanza attiva“». La dirigente scolastica, Eleonora Rombolà, ha espresso il suo plauso e il suo «orgoglio per i risultati raggiunti», sottolineando la «complessità degli argomenti trattati, che hanno saputo entusiasmare e coinvolgere attivamente gli studenti dell’Ipseoa “Gagliardi-De Filippis-Prestia”». Un ringraziamento speciale è stato rivolto ai «referenti del progetto: le docenti Nicolina Mazzeo, Anita Argirò, il prof. Pietro Comito, alla prof.ssa Antonella Miceli e al prof. Fortunato De Luca, «per aver guidato con passione e competenza gli studenti in questo significativo percorso di memoria e impegno civile».

Articoli correlati

top