domenica,Luglio 20 2025

Occhiuto: «L’accusa di corruzione? Lunare. Forse qualcuno vuole che la mia esperienza in Regione finisca»

Il presidente incontra la stampa e si difende: «Ho governato la Calabria con il massimo rigore, non mi va che la mia immagine sia sporcata senza che io dica alcunché»

Occhiuto: «L’accusa di corruzione? Lunare. Forse qualcuno vuole che la mia esperienza in Regione finisca»
Il presidente Occhiuto in conferenza stampa

Dopo l’intervista di Nicola Porro su Rete 4, Roberto Occhiuto torna sull’inchiesta della Procura di Catanzaro che lo vede indagato per corruzione assieme almeno ad altre due persone, il manager Paolo Posteraro ed Ernesto Ferraro, amministratore unico di Ferrovie della Calabria. Lo fa con una conferenza stampa all’interno della Cittadella regionale. Il governatore, che aveva chiesto di essere sentito «al buio» dai magistrati dopo aver ricevuto l’avviso di proroga delle indagini, ha deciso di uscire allo scoperto dopo che alcuni dettagli dell’inchiesta sono stati riportati dalla stampa. 

L’incipit della conferenza stampa di Occhiuto è una richiesta di scuse ad Antonella Grippo: «Perché avevo promesso di andare in trasmissione a Perfidia, su LaC Tv e ho declinato su indicazione dei miei avvocati. Il giorno dopo su Domani, però, sono uscite le carte che avevo chiesto dopo aver ricevuto l’avviso di proroga delle indagini e mi erano state negate. A quel punto mi sono sentito in un frullatore e ho deciso di rispondere ad accuse pubbliche in maniera pubblica». Da qui la partecipazione alla trasmissione Quarta Repubblica, su Rete 4.

«Ho governato la Regione con il massimo rigore – ha quindi spiegato Occhiuto ai giornalisti – non mi va che la mia immagine sia sporcata senza che io dica alcunché. Sarà una cosa imprudente per i protocolli di difesa ma credo che sia doveroso anche per il modo in cui ho abituato a comunicare i calabresi. Sono qui, spero mi chiamino al più presto perché sono nelle condizioni di chiarire la mia posizione. Le accuse si riferiscono a questione che non attengono al mio ruolo di presidente della Regione».

Occhiuto rievoca il modo in cui ha saputo dell’inchiesta per corruzione a suo carico: «Non ho detto a nessuno di aver ricevuto l’avviso di garanzia, nemmeno al mio portavoce. Poi è iniziato questo vociare, sono arrivate le prime telefonate dai giornali nazionali che chiedevano se fossi stato perquisito e indagato. Ho capito che ci sarebbe stata una notizia che sarebbe uscita di lì a poco. E ho deciso di comunicarla». Così nasce lil suo video social che ha, di fatto, rivelato ufficialmente le indagini. Per il resto il governatore dice: «So solo che il 12 di giugno a me vengono negate le carte, il fascicolo. Il 14 giugno leggo le notizie sul Domani, su un giornale nazionale. Qualcuno deve averle date queste notizie. Io sicuro non ho potuto darle».

Il presidente della Giunta regionale riflette ancora sulla tempistica della notizia che «è uscita da quando ho detto di aver deciso di candidarmi, ma questa volontà l’ho espressa più volte non dico che questa vicenda nasca da questa circostanza. Quando avrò il fascicolo capirò come nasce questa vicenda. Può darsi anche da qualcuno che volesse che la mia esperienza finisse. Ma non posso dirlo e né per mia natura sono un complottista». «Ho detto – continua – anche che sono arrabbiato perché i fatti contestati sono inconsistenti e non vedo dove possa essere la corruzione ma non cambio atteggiamento adesso che io sto dall’altra parte. Governo una regione dove i magistrati è giusto che indaghino, dico indagate su di me. Come già detto non chiedo più garanzie, perché ho chiesto di essere sentito al buio, senza carte».
Riguardo all’accusa di corruzione: «È lunare». Poi entra nel merito delle contestazioni. Continua a leggere su LaC News24

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