Zungri, dopo 10 anni si chiude la vicenda delle corone d’oro della Madonna della Neve: la parrocchia salda l’ultima rata dei 13mila euro dovuti
La controversia nacque quando l’orafo vibonese Michele Lo Bianco, che aveva creato le corone con l'oro votivo dei fedeli, non ricevette il pagamento per le modifiche richieste dal parroco precedente
Si è conclusa definitivamente qualche giorno fa la complessa e costosa vicenda legale che per quasi un decennio ha tenuto banco a Zungri, riguardante il mancato pagamento delle coroncine d’oro realizzate per il quadro della Madonna della Neve dall’orafo vibonese Michele Lo Bianco. Il parroco attuale, don Giuseppe Larosa, ha infatti annunciato il saldo dell’ultima pendenza, un rimborso di 654,27 euro destinato all’orafo per una perizia affidatagli nel 2015. Un «ultimo sacrificio» che, come ha sottolineato il sacerdote, «mette finalmente un punto definitivo a una questione che ha dissanguato le finanze parrocchiali. Abbiamo finalmente chiuso la pratica delle corone d’oro realizzate nel 2014 e conservate nella cassaforte della parrocchia. Dispiace dirlo, ma questo processo che ha visto condannata la nostra parrocchia, ci ha dissanguati». La vicenda affonda le sue radici nel 2014 appunto, quando l’orafo vibonese Michele Lo Bianco realizzò due coroncine artistiche in oro e pietre preziose, destinate ad adornare il quadro della Madonna della Neve, simbolo di devozione e unità per la comunità di Zungri. L’oro utilizzato proveniva dalle offerte votive della popolazione, fuso in loco con un apposito banco di fusione.
Secondo quanto dichiarato dall’orafo a il Vibonese.it nel 2023, «le opere, create con uno studio approfondito della storia locale e persino benedette da Papa Francesco, furono inizialmente apprezzate. Tuttavia, al ritorno da Roma, l’allora parroco, don Felice La Rosa, chiese delle modifiche» che, seppur «accolte gratuitamente» da Lo Bianco – che acquistò persino ulteriori pietre preziose di tasca propria – diedero il via a una serie di incomprensioni. L’orafo non fu invitato all’incoronazione del quadro e, nonostante i suoi tentativi di dialogo, «il pagamento delle opere pattuito in quasi 13mila – (12.800 ndr) – euro non arrivò mai».
La situazione degenerò in una battaglia legale che ha visto il Tribunale di Vibo Valentia condannare in primo grado la parrocchia di San Nicola di Zungri e l’ex sacerdote don Felice La Rosa al pagamento delle somme dovute e delle spese processuali. Una sentenza che ha riconosciuto le ragioni di Michele Lo Bianco, il quale, da parte sua, si è impegnato a restituire il lingotto di 508 gr di oro votivo, fuso in due lingotti all’interno del Santuario stesso, davanti alla popolazione, e rimasto in suo possesso. Come rivelato dalla comunicazione del parroco don Giuseppe Larosa, questo lungo contenzioso ha comportato un notevole onere economico per la parrocchia, incluso l’ultimo versamento che chiude il cerchio di spese che si sono protratte per anni, erodendo le risorse della comunità. Le due coroncine, data la vicenda delicata, fino a qualche tempo fa, in attesa di risoluzione della causa, sono rimaste custodite nel duomo di Mileto a lungo anche a causa della pandemia che ha poi inevitabilmente allungato i tempi, per poi fare definitivamente ritorno nella comunità di Zungri con una cerimonia solenne cui hanno preso parte i fedeli.