Ricadi, un altro turista cade (e si fa male) mentre accede alla spiaggia. L’opposizione: «Che fine hanno fatto 1,6 mln incassati con la tassa di soggiorno?»
Un ambulanza del 118 è dovuta intervenire stamane al Tono. E non è il primo scivolone sulla rampa ormai disastrata che porta al mare. Il consigliere di minoranza Mobrici torna a invocare una riunione della Consulta del turismo per intervenire sulle urgenze e fare programmazione
In anticipo sulla tabella di marcia rispetto allo scorso anno, con l’arrivo della stagione turistica a Ricadi si torna a parlare di accessi spiaggia per niente sicuri e turisti che scivolano rovinosamente a terra sulle rampe di accesso (anche per disabili) alle spiagge dove, fra pendenze non proprio in regola, cemento vivo e ringhiere corrose dal mare alla base, continuano a spuntare chiodi arrugginiti e residui di listelli di legno inchiodati per dare un po’ di grip alle rampe, a mo’ di scalino. Legno non trattato e facilmente lesionabile, derivante da tavole da carpenteria, che, oltre a sopportare le intemperie e le mareggiate si consuma rapidamente (in alcuni punti non c’è più da anni) sotto al costante calpestio di quanti accedono alle spiagge.
La conta degli scivoloni quest’anno potrebbe partire già dal ponte del 25 aprile/1 maggio, quando anche sui social sono circolate immagini di chi, purtroppo, è scivolato a causa della sabbia e di una rampa parecchio in pendenza. La più recente caduta, invece, è avvenuta proprio stamane sulla rampa di accesso alla spiaggia del Tono a Capo Vaticano. Una spiaggia paradisiaca e dai colori sfavillanti il cui ingresso è purtroppo insidioso per molti. A farne le spese oggi è stata una turista soccorsa tempestivamente dai sanitari del 118, giunti sul posto con un’ambulanza per prestare le prime cure e poi trasportarla in ospedale a Vibo.
La Consulta del turismo a Ricadi resta silente
Il fatto torna nuovamente a far intervenire il capogruppo dell’opposizione, Pasquale Mobrici, il quale, rammaricato per come abbia preso piede la stagione 2025, ci ha fatto sapere: «L’amministrazione comunale di Ricadi, guidata dal sindaco Nicola Tripodi, vive una lunga e lenta agonia che mortifica quotidianamente i cittadini, il territorio e le attività imprenditoriali di Ricadi e Capo Vaticano». L’intervento di Mobrici, dai toni accesi, dipinge un quadro desolante della situazione locale, denunciando l’abbandono e la negligenza in settori chiave. Un tasto assai dolente per la comunità che vive di turismo, sono gli accessi al mare, una problematica che l’opposizione sostiene di «aver segnalato ogni anno, oramai da cinque anni», chiedendo una «sistemazione definitiva di tutti gli accessi nei periodi di bassa stagione o in inverno, per impattare il meno possibile sui fruitori». Mobrici ha evidenziato come «molti di questi accessi, incluso quello di località Grotticelle, non rispettino le normative a tutela dei disabili. La situazione – ha precisato – si aggrava con accessi come quello della spiaggia del Tono», ritenuti «pericolosi anche per persone con normali abilità».
Il capogruppo ha denunciato «almeno tre cadute gravi dall’inizio della stagione 2025, con altrettanti interventi del 118, l’ultimo dei quali, stamane appunto, ha coinvolto una turista costretta ad attendere l’ambulanza». A Grotticelle, dopo quello che Mobrici definisce un «flop del rifacimento della piazza e degli accessi a mare», sarebbe stato addirittura «autorizzato un intervento da parte di privati». Tornando poi sui numerosi solleciti all’amministrazione Tripodi, al fine di «intervenire in maniera risolutiva sugli accessi a mare veramente pietosi e pericolosissimi», Mobrici ha aggiunto: «Lo scorso anno, nell’ultimo Consiglio comunale di fine estate, avevo suggerito al sindaco di intervenire subito sui problemi “freschi” riscontrati sul territorio durante l’estate e che purtroppo ci hanno fatto fare pessima figura nei confronti di quanti, decine di migliaia, hanno scelto di trascorrere le vacanze sul nostro amatissimo ma abbandonato e martoriato territorio. Avevo chiesto di far riunire la Consulta del turismo – di cui è presidente il consigliere di maggioranza Nicola Lasorba – per stilare un programma di interventi, ma la cosa è caduta in sordina e quest’anno, andiamo bene, la Consulta non si è ancora riunita».
Tassa di soggiorno «sprecata» e immobilismo
Secondo i dati resi noti qualche giorno fa dallo stesso capogruppo, «il Comune di Ricadi ha incassato nel 2024 ben 1.680.000,00 euro dall’Imposta di soggiorno, 290mila euro dalle soste a pagamento sul territorio e 97mila euro da multe per violazioni del Codice della strada. Nonostante la disponibilità di importanti risorse», Mobrici lamenta la «mancanza di volontà e capacità politiche e amministrative». Mentre la Consulta del turismo resta «silente da oltre un anno», Mobrici rimarca «l’immobilismo totale nell’utilizzo immediato di queste risorse vitali per il territorio. Non si vogliono individuare le emergenze e programmare gli interventi per la nuova stagione. Questa è l’amara realtà a Ricadi, inutile nascondersi, e fa male doverne parlare in piena stagione turistica e tirarsi la zappa sui piedi».
Altri problemi: acqua razionata e costi esorbitanti
Mobrici torna poi sulla gestione del servizio idrico, l’incuria e l’abbandono del territorio: «Iniziamo dai paesi, abbandonati all’incuria e con l’acqua soltanto un’ora al giorno, quando va bene», ha affermato il capogruppo. Una situazione che, a suo dire, «si protrae da quasi cinque anni senza alcun intervento significativo». L’opposizione punta il dito sui costi, definiti «alle stelle, con tariffe da Montecarlo per un servizio idrico» giudicato «indegno di un Paese civile».
Erosione costiera: l’amministrazione «dorme sonni profondi»
Dulcis in fundo, il mare, fortemente aiutato dallo sfruttamento scellerato delle coste ostaggio di abusivismo edilizio, torna a ridisegnare il paesaggio e l’erosione delle spiagge cancella quelle che un tempo erano profonde lingue bianche di sabbia. «L’avanzata del mare affligge tutte le spiagge comunali: da Formicoli alla frazione di Santa Maria, fino a località Tono. Un fenomeno che incide negativamente sull’economia del turismo e rispetto al quale l’amministrazione – secondo Mobrici – è in bilico tra il sonno e l’incapacità amministrativa».