Prefettura, Franco Cavallaro saluta con favore l’arrivo di Guido Longo
Per il leader della Cisal «l'alto profilo di esperienza del nuovo prefetto è un elemento importante vista la complessità del territorio vibonese»
«Prima a Reggio Calabria poi a Palermo come Questore, oggi a Vibo Valentia nella altrettanta prestigiosa funzione di Prefetto. L’arrivo di Guido Longo al vertice dell’Ufficio Territoriale di Governo di Vibo Valentia, così come nelle previsioni, è stato salutato con grande attenzione da istituzioni, sindacati, professioni, associazionismo e opinione pubblica. La convinzione che il massimo responsabile del governo della provincia sia in grado di scrivere una pagina importante e di grande impegno sul piano della cultura del rispetto soprattutto della legalità, è molto diffusa».
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A dirlo è il segretario generale della Cisal Franco Cavallaro. Accogliendo dunque con favore la nomina di Guido Longo a capo della Prefettura, il leader sindacale spiega come i motivi che giustificano ampie aspettative siamo «tanti e tutti eloquenti. Vibo Valentia – afferma infatti – è alle prese con una fase storica particolarmente complessa, in un quadro più generale di enormi cambiamenti sociali e istituzionali. In questo scenario la collaborazione tra istituzioni e sindacati si configura come presidio di sicurezza, civiltà, tolleranza, efficienza e buonsenso, anche davanti a problematiche particolari come quelle che si trova quotidianamente ad affrontare ormai da tempo la provincia di Vibo Valentia».
Ecco perché «la Cisal continuerà a garantire la stessa massima disponibilità affinché questo metodo continui a tutelare le nostre comunità, anche e soprattutto in questo periodo di profonde modifiche che portano con sé anche timori, paure, chiusure. Il rispetto tra istituzioni e sindacati – afferma Cavallaro – è anche garanzia per tutti, cittadini, forze sociali, imprese. Un territorio di questo tipo chiede una grande collaborazione e rispetto che intende, con forza e determinazione, continuare a portare avanti nei prossimi anni».
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Quindi «l’alto profilo dell’esperienza acquisita dal dottor Guido Longo è un segnale importante per Vibo Valentia che va colto considerata l’alta complessità del territorio. Resta centrale – aggiunge Cavallaro – l’obiettivo del nuovo prefetto secondo cui la mafia si combatte con le confische e i sequestri di patrimonio, ma soprattutto con la lotta alla corruzione, che è l’alimento numero uno. Va, altresì, condivisa l’idea secondo cui i fenomeni corruttivi vanno gestiti a livello nazionale con un’autorità anti corruzione. Dietro i grandi fatti criminali c’è la corruzione, che va assolutamente emarginata».
E avverte «non lo si dimentichi: questa città ha dovuto fare i conti con problemi consueti ma anche con alcune situazioni particolarmente delicate. Una per tutte l’emergenza migranti. Il porto di Vibo Valentia in questi anni è diventato uno dei luoghi in cui dalle navi sono sbarcate decine di migliaia di persone: minori non accompagnati, donne e uomini, affrontando anche altre delicate questioni, a partire dalla presenza di inquinamenti anche di tipo mafioso nell’economia del territorio. La Prefettura di Vibo Valentia è stata in prima linea, naturalmente con la piena collaborazione della Magistratura e delle Forze di Polizia, nel fare rispettare i principi di legalità senza i quali la comunità non può affrontare un normale sviluppo».
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