venerdì,Aprile 19 2024

‘Ndrangheta: inchiesta “Costa pulita” nel Vibonese, il gup si riserva sulle parti civili

Manca ancora all’appello la Presidenza del Consiglio dei Ministri, individuata dalla Dda di Catanzaro quale parte lesa. Gli indagati sono ben 82

‘Ndrangheta: inchiesta “Costa pulita” nel Vibonese, il gup si riserva sulle parti civili

Si è riservato ogni decisione il gup distrettuale di Catanzaro, Pietro Carè, in ordine all’ammissione quali parti civili di diversi enti pubblici e di alcune associazioni nel procedimento penale nato dall’operazione antimafia denominata “Costa pulita”. Fra loro manca al momento la Presidenza del Consiglio dei Ministri, individuata dalla Dda di Catanzaro quale parte offesa. Il gup scioglierà le riserve sull’ammissione delle parti civili nella prossima udienza fissata per il 28 marzo prossimo. Alle richieste di costituzione di parte civili si sono opposti stamane, con varie argomentazioni giuridiche, gli avvocati difensori degli indagati.

Gli enti pubblici che hanno chiesto di costituirsi parti civili sono: i Comuni di Briatico, Vibo Valentia e Parghelia, la Regione Calabria e la Provincia di Vibo Valentia. Quindi richiesta di costituzione di parte civile è stata avanzata anche dall’associazione Antiracket di Vibo Valentia, dall’associazione antimafia e antiraket “Paolo Borsellino onlus”, dall’imprenditore di Briatico Salvatore Barbagallo, dall’imprenditore Francesco Cascasi di Vibo Marina, dall’imprenditore Giuseppe Di Masi, dall’imprenditore di Filogaso Angelo De Renzo, socio della Tirrena Trasporti srl”, oltre a diversi altri imprenditori. Anche su tali richieste il gup scioglierà la riserva sull’ammissione nell’udienza del 28 marzo prossimo.

Inchiesta “Costa pulita”, Sinistra Italiana: «Niglia si dimetta»

Sciolte le riserve sull’ammissione delle parti civili, la prossima udienza sarà dedicata anche all’ammissione al rito abbreviato di alcuni indagati. Fra gli altri, hanno preannunciato richiesta di accedere ad un processo con rito alternativo – allo stato degli atti, quindi, e che comporta in caso di condanna uno sconto di pena pari ad un terzo – il boss Cosmo Michele Mancuso di Limbadi, già condannato in via definitiva nel processo “Dinasty” (in foto), Salvatore Muzzopappa (cl. ’71) di Nicotera, da Francesco Grillo (cl. ’79) di Paradisoni di Briatico, titolare di una ditta attiva nel commercio all’ingrosso della frutta; Giancarlo Lo Bianco (cl. ’80), autotrasportatore, di Vibo Valentia.

Gli indagati complessivi per i quali il pm della Dda di Catanzaro, Annamaria Frustaci, ha chiesto il rinvio a giudizio sono 82 (LEGGI QUI: ‘Ndrangheta nel Vibonese: operazione “Costa pulita”, in 82 davanti al gup e QUI: ‘Ndrangheta: operazione “Costa Pulita” a Vibo, Dda chiede 82 rinvii a giudizio)

‘Ndrangheta: “Costa pulita” a Vibo, 40 persone offese e politici parti civili contro se stessi

Articoli correlati

top