giovedì,Marzo 28 2024

Comune Vibo. L’addio, le minacce, l’aumento in busta paga: e al segretario torna il sorriso… (VIDEO)

Nuovo capitolo della vicenda legata a Michele Fratino, funzionario di Palazzo “Luigi Razza”, raggiunto nei giorni scorsi da una telefonata misteriosa che lo “invitava” a non mettere piede in quel di Caltanissetta. La località che avrebbe dovuto raggiungere prima del dietrofront

Comune Vibo. L’addio, le minacce, l’aumento in busta paga: e al segretario torna il sorriso… (VIDEO)

Mettevi comodi. Un altro atto sta per cominciare. A fare da teatro Palazzo “Luigi Razza”. Struttura che, da giorni ormai, fa da palcoscenico ad una storia singolare. Quella legata al segretario generale, Michele Fratino, che proviamo a ricostruire.

Il suo arrivo a Vibo. Nato a Genova nel 1963, Fratino si è insediato alla guida della segreteria generale del Comune nel settembre del 2015, investito dell’incarico attraverso un apposito decreto pubblicato sull’albo pretorio di Palazzo Luigi Razza. Una nomina, la sua, avvenuta sulla base di una selezione effettuata tra le 15 manifestazioni d’interesse pervenute all’Ente in seguito all’avvio del relativo procedimento di nomina, datato 10 agosto dello stesso anno.

Le dimissioni. A marzo di quest’anno, in un “fuggi fuggi” generale che aveva già registrato le dimissioni di uno dei tre componenti del collegio dei revisori dei conti Agostino Durante, anche il segretario generale decide di lasciare l’Ente guidato dal sindaco Elio Costa. «Tra un paio di settimane raggiungerò Caltanissetta – aveva detto Fratino ai colleghi del Quotidiano del Sud – per una nuova esperienza lavorativa».

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L’intimidazione ed il dietrofront. Michele Fratino improvvisamente decide di non partire. Di fare dietrofront rispetto alla scelta di lasciare l’incarico ricoperto in seno a Palazzo Luigi Razza per trasferirsi al Comune di Caltanissetta. La retromarcia, secondo quanto riportato da alcune testate cartacee ed on-line siciliane, sarebbe stata determinata da una telefonata dai toni minatori che il professionista avrebbe ricevuto, proprio alla vigilia della partenza per il capoluogo nisseno. Fratino avrebbe poi informato dell’accaduto il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo che, a sua volta, ha notiziato del fatto la locale Procura. Un episodio dai contorni poco chiari che assume toni addirittura sinistri in considerazione della precedente rinuncia all’incarico da parte di un altro segretario, avvenuta meno di un mese fa. Circostanza che, Fratino, dal canto suo, intervistato dalla collega Cristina Iannuzzi, non ha confermato ma neppure smentito la versione della telefonata intimidatoria, parlando di decisione dettata da motivi personali.

VIDEO | Il segretario Fratino resta a Vibo: il dietrofront dopo una telefonata di minacce

Un sorriso da 16.200 euro. Con il decreto n°7 del 28 marzo 2017 il sindaco, Elio Costa, «applica al segretario generale, Dott. Michele Fratino l’istituto economico previsto dall’art. 41 del Ccnl. 1998-2001, disciplinato dal Ccnl del 22.12.2003, riconoscendo allo stesso la maggiorazione della retribuzione di posizione – ex art. 41 c.4 del Ccnl di categoria, nonché accordo n°2 del contratto collettivo integrativo di livello nazionale dei segretari comunali e provinciali – nella misura massima prevista, pari al 45% dell’indennità di retribuzione in godimento a far data dal 15/06/2016, per un ammontare annuo di 16.200 euro». In parole povere? Il segretario generale avrà una busta paga ben più corposa. Soldi guadagnati (e probabilmente anche dovuti), nessuno lo mette in dubbio. Singolare però, il fatto che l’aumento retroattivo sia arrivato proprio al termine di una storia in cui in pochi ci hanno capito granché. Soprattutto il “pubblico pagante” di Vibo Valentia: i cittadini.

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