venerdì,Aprile 19 2024

‘Ndrangheta: sequestro di beni al clan dei Piscopisani

Operazione delle Squadre Mobili di Vibo, Catanzaro e Bologna e dello Sco con il coordinamento della Dda

‘Ndrangheta: sequestro di beni al clan dei Piscopisani

Dalle prime ore della mattinata odierna, personale delle Squadre Mobili di Vibo Valentia, Catanzaro, Bologna e del Servizio Centrale Operativo stanno dando esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso, in via d’urgenza, dalla Dda di Catanzaro, nei confronti di alcuni esponenti del clan dei “Piscopisani” già raggiunti il 9 aprile dello scorso anno da ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “Rimpiazzo”.

Il provvedimento ablatorio riguarda numerosi beni mobili e immobili, nonché società e imprese individuali, ubicati nelle province di Vibo Valentia e Bologna, nonché quote societarie, la cui titolarità è riconducibile a persone indagate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento, favoreggiamento personale, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e intestazione fittizia di beni, tutti aggravati dal metodo mafioso. Maggiori dettagli verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà in Questura a Vibo Valentia alle ore 10:30. Fra i beni sequestrati anche il locale “Mamma non Vuole”, ubicato in piazza Michele Morelli di Vibo Valentia e di proprietà di Benito La Bella, accusato di associazione mafiosa (clan dei Piscopisani) in qualità di persona di fiducia di Rosario Fiorillo, alias “Pulcino”. Gli viene poi contestata l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico (oltre a singoli episodi di spaccio di stupefacenti) e il concorso in estorsione aggravata dalle finalità mafiose.
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