lunedì,Ottobre 7 2024

Interdittive antimafia: Consiglio di Stato respinge appello di una ditta vibonese

I giudici amministrativi di secondo grado confermano la decisione del Tar di Catanzaro presa in fase cautelare

Interdittive antimafia: Consiglio di Stato respinge appello di una ditta vibonese

Respinto dalla terza sezione del Consiglio di Stato l’appello proposto dalla “Project Costruzioni Generali Infrastrutture Srl”, impresa di costruzioni con sede a Vibo Valentia, contro il Ministero dell’Interno per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar di Catanzaro e finalizzato ad ottenere la sospensiva di un’interdittiva antimafia emessa dal prefetto di Vibo Valentia. L’interdittiva era stata comunicata nell’agosto dello scorso anno al Comune di Stefanaconi. Per i giudici amministrativi di secondo grado, la prognosi della Prefettura si basa su “due elementi fondamentali che non risultano superati dai motivi d’appello: l’esistenza di strettissimi legami parentali con soggetti vicini ad ambienti mafiosi e la sussistenza sino al recente passato di cointeressenze economiche con tali soggetti, non neutralizzabili, quanto meno nella logica della prevenzione antimafia, a mezzo di mere operazioni societarie di compravendita di quote”. Per tali motivi il Consiglio di Stato ha respinto l’appello dell’impresa e condannato l’appellante alla refusione delle spese di lite.

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