martedì,Aprile 23 2024

Accoltella padre e figlio a Rimini, vibonese condannato

Sentenza definitiva della Cassazione per un 45enne arrestato la settimana scorsa a Vibo per evasione

Accoltella padre e figlio a Rimini, vibonese condannato
Ivan Russo

Sei anni di reclusione per i reati di tentato omicidio e lesioni aggravate dopo aver ferito con un coltello a Rimini il titolare di un bar ed il figlio. Questa la condanna della prima sezione penale della Cassazione nei confronti di Ivan Russo, 45 anni, di Vibo Valentia, confermativa della sentenza emessa il 15 gennaio dello scorso anno dalla Corte d’Appello di Bologna.

Dalle sentenze emerge che, intorno alle ore 18.15 del 03 maggio 2017, all’interno del Bar Anyway di Rimini, si verificava un litigio tra Ivan Russo e i titolari del locale, nel corso del quale l’imputato feriva i due titolari, colpendoli con un coltello a serramanico e provocando lesioni personali per le quali le persone offese venivano condotte all’ospedale di Rimini per le cure del caso. I fatti in contestazione venivano accertati grazie alle dichiarazioni rese dai titolari del locale, Alessandro Picci e il padre Luciano Picci (ex maresciallo della polizia municipale) i quali, dopo l’accoltellamento, sporgevano denuncia conto Ivan Russo riferendo che, nel pomeriggio del 03 maggio 2017, il vibonese li aveva aggrediti, in stato di ubriachezza, a causa del loro rifiuto a versargli da bere. In tale occasione, il litigio era stato risolto grazie all’intervento del socio delle vittime, che riusciva a bloccare Ivan Russo e a impedire che l’aggressione proseguisse. [Continua dopo la pubblicità]

Dopo il suo allontanamento dal locale – reso possibile dall’intervento del personale della Questura di Rimini, che accompagnava Russo in un hotel di Rimini dove alloggiava -, Ivan Russo faceva ritorno nel locale e aggrediva i titolari, dapprima verbalmente e successivamente con un coltello a serramanico, provocandogli delle lesioni.

Ivan Russo a Rimini al momento dell’arresto

Anche per la Cassazione si ritiene dimostrato l’intento omicida sotteso all’aggressione armata posta in essere da Ivan Russo in danno di Alessandro Picci, in conseguenza dell’arma da taglio con cui la persona offesa era stata accoltellata e delle aree corporee verso cui i fendenti sferrati da Russo erano indirizzati. Sulla scorta di tale ricostruzione degli accadimenti criminosi, Ivan Russo è stato ritenuto colpevole. La scorsa settimana, invece, il 45enne – non nuovo al reato di evasione dai domiciliari – è stato arrestato dai carabinieri della Radiomobile di Vibo e posto nuovamente agli arresti domiciliari.

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