giovedì,Aprile 25 2024

Estorsioni a Nicotera, restano in carcere il boss Mancuso e il nipote

La Cassazione rigetta i ricorsi per la vicenda che vede vittima l’imprenditore Carmine Zappia

Estorsioni a Nicotera, restano in carcere il boss Mancuso e il nipote
Antonio Mancuso

Restano in carcere il boss Antonio Mancuso, 82 anni, di Nicotera, ed il nipote Alfonso Cicerone, 46 anni, entrambi di Nicotera, accusati del reato di estorsione, tentata e consumata, aggravata dalle modalità mafiose. La seconda sezione penale della Cassazione ha infatti confermato le decisioni del Tribunale della Libertà di Catanzaro a loro volta confermative dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale nel luglio scorso.

Per la Suprema Corte, il ricorrente Alfonso Cicerone, ha evitato “qualsiasi effettivo confronto critico con gli argomenti svolti dal Tribunale del Riesame, che ha ritenuto l’incensuratezza di Cicerone elemento recessivo rispetto alle modalità dei fatti (estorcere danaro con modalità mafiose, ecc.), alla proclività a delinquere e alla personalità fortemente violenta e sopraffattrice palesata da Cicerone, legato all’ambiente mafioso non solo per il legame parentale con lo zio Mancuso Antonio, ma anche per cointeressenze tali da rendere necessaria l’adozione di una misura carceraria”. Infondato è stato ritenuto anche il ricorso di Antonio Mancuso che ha dimostrato “totale indifferenza al provvedimento della sorveglianza speciale”, ed ha concluso che “l’età avanzata, le precedenti condanne e – da ultimo – la stessa sorveglianza speciale non sono state in grado di scalfire “neanche minimamente” la caratura criminale di Antonio Mancuso”.

Alfonso Cicerone

Del reato di estorsione aggravata dalle modalità mafiose sono accusati Alfonso Cicerone e Giuseppe Cicerone, quali concorrenti e cointeressati dal boss Antonio Mancuso. I due sarebbero stati incaricati di tenere direttamente i rapporti con la vittima Carmine Zappia, mentre Rocco D’Amico, Salvatore Gurzì e Andrea Campisi sono accusati di essere gli esecutori materiali dell’estorsione coadiuvando Alfonso Cicerone e Antonio Mancuso, quest’ultimo indicato quale mandante e beneficiario della condotta delittuosa.

Antonio Mancuso

Nei giorni scorsi in relazione alla vicenda che vede vittima l’imprenditore Carmine Zappia, il pm della Dda di Catanzaro Antonio De Bernardo ha chiuso le indagini preliminari nei confronti di undici indagati. LEGGI QUI: Estorsione all’imprenditore Zappia di Nicotera, 11 indagati

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