sabato,Aprile 20 2024

Positivo e “abbandonato”, Marasco a Raimondi «Non infanghi l’immagine di Nicotera»

Dura presa di posizione del sindaco dopo lo sfogo del cuoco rientrato dalla Valle d’Aosta: «Non consento a nessuno, sano o malato, di far passare l’idea di una città insensibile»

Positivo e “abbandonato”, Marasco a Raimondi «Non infanghi l’immagine di Nicotera»
Il sindaco-infermiere Pino Marasco

«Apprendo dai media le amare dichiarazioni del cittadino Cesare Raimondi, che però devo commentare per ristabilire la verità dei fatti e per non far passare un’immagine distorta della città».

A parlare in questi termini è il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco, a commento dello sfogo del primo e finora unico contagiato dal coronavirus nella cittadina costiera, consegnato alle testate del nostro network nella giornata di ieri (Coronavirus, il dramma di Cesare: «Io trattato da untore e abbandonato da tutti» – Video). Marasco tiene a precisare che «sono stato proprio io, come sindaco e rappresentante della comunità, la sera che si è diffusa la notizia che il Raimondi era stato contagiato dal Covid-19, ad esprimergli, sulla pagina istituzionale Facebook del Comune, non solo la mia solidarietà ma anche a invitare tutti a moderare i toni da caccia all’untore che si erano manifestati all’indirizzo del Raimondi stesso. Appello peraltro immediatamente raccolto dai cittadini stessi che, nella stragrande maggioranza, hanno tempestato di like e di commenti, lo scritto in questione. Scritto ripreso da altri gruppi Facebook, dove altri cittadini, hanno poi espresso auguri di pronta guarigione». [Continua]

Immediata, alla notizia della positività di un cittadino nicoterese rientrato dal Nord, si era infatti scatenata la “caccia alle streghe” accompagnata da accuse di vario genere al suo indirizzo, circostanza denunciata anche dal diretto interessato. Marasco quindi tiene ora soprattutto a salvaguardare l’immagine della città. «Dico questo – continua non a caso – perché non consento a chicchessia, sano o malato, di far passare fuori Nicotera, l’immagine di una città insensibile, non solidale quando invece, come dimostrano i tanti gesti di solidarietà, non ultimo quello della raccolta alimentare, la stessa sta rispondendo alla grande, al grido di dolore e di aiuto che si è levato dalle persone veramente, e sottolineo veramente, bisognose».

Chiare allusioni quindi a Raimondi da parte del sindaco, di professione infermiere, che quindi rimarca il ruolo attivo giocato nella vicenda. «Aggiungo inoltre – continua Marasco – che dopo aver appreso della positività di Raimondi, io stesso gli ho telefonato per ben sedici volte per sincerarmi delle sue condizioni di salute. Non biasimo inoltre i volontari della protezione civile che privatamente gli hanno espresso la preoccupazione di dover portare la spesa ad un uomo malato di un virus poco conosciuto e potenzialmente mortale e quindi, come cittadino e infermiere, prima ancora che come sindaco, gli ho portato io, personalmente, la spesa a casa, senza nulla pretendere».

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Per quanto riguarda infine la vicenda della mancata raccolta dell’immondizia, «ciò è avvenuto perché l’Asp non aveva ancora attivato i protocolli di sicurezza per la raccolta di rifiuti potenzialmente contaminati, ragion per cui, ci siamo rivolti alla ditta appaltatrice del servizio, chiedendo quali fossero le corrette modalità da seguire nel caso in questione, e personalmente ho poi informato il Raimondi, di tali modalità di smaltimento. I rifiuti in questione quindi, gli saranno ritirati nella giornata di mercoledì. Tutto questo – conclude Marasco – lo affermo solo per amore della verità e per il rispetto che meritano i nicoteresi che si stanno prodigando sul campo e dietro le quinte in questo momento difficilissimo. Per il resto ci affidiamo al vecchio detto calabrese “fa beni e scordatindi”».

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