giovedì,Marzo 28 2024

Coronavirus e Fase 2: i permessi in Calabria e nel Vibonese

Attività motoria, sport, seconde case, spostamenti, acquisti, bar, ristoranti, mare, autocertificazione e tutto ciò che occorre sapere in vista del 4 maggio

Coronavirus e Fase 2: i permessi in Calabria e nel Vibonese
Ampia veduta di Vibo Valentia

Due giorni al 4 di maggio e fra il Dcpm del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l’ordinanza della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, e le ordinanze dei singoli sindaci per i rispettivi Comuni, la confusione regna sovrana ed i cittadini appaiono sempre più disorientati.

Vediamo, quindi, di fare un po’ di chiarezza su cosa si potrà fare in Calabria e nel Vibonese da lunedì.

Le motivazioni per muoversi nella regione. Ci si potrà spostare da un comune ad un altro in tutta la regione calabria (anche, quindi, per andare fuori provincia) per diversi motivi: lavoro, salute (quindi visite mediche, recarsi in ospedale, ecc.), stati di necessità, andare a trovare propri congiunti (fra i quali rientrano pure i fidanzati, ma sempre nel rispetto del divieto di assembramenti fra congiunti), fare attività motoria individuale (passeggiate) e sport individuali (rispettando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri). [Continua dopo la pubblicità]

Una suggestiva panoramica di Tropea

Seconde case. Il concetto di abitazione è invece da considerarsi residuale, trattandosi del luogo in cui si trova l’immobile in cui si vive abitualmente pur non avendone la proprietà. Trattandosi in tutti i casi di situazioni che necessitano di una situazione di occupazione stabile, generalmente non vi rientrano le seconde case. Attenzione, però: ci si potrà certamente andare – muniti di autocertificazione – per effettuare lavori di manutenzione urgenti e indifferibili (perdite idriche) o in caso di effrazioni o visite da parte dei ladri per il tempo necessario a rimettere in ordine la casa e constatare i danni e presentare denuncia.

La bicicletta del giovane investito

Passeggiate, bicicletta e attività motoria. Si potrà correre, andare in bicicletta, fare ginnastica all’aperto e passeggiare in qualunque spazio pubblico mantenendo una distanza di almeno due metri. I sindaci, però, potranno prevedere ordinanze più restrittive, chiudendo i parchi, le ville o i giardini pubblici dove non è possibile effettuare i controlli. Si potrà passeggiare anche fuori dal proprio comune, accompagnati anche da un’altra sola persona, mantenendo la distanza di un metro. Ci si potrà spostare in un altro comune anche per fare sport individuali. Restano chiuse le aree gioco dei bambini all’interno dei parchi. Ci si potrà muovere in auto o in moto per raggiungere altri comuni su tutto il territorio regionale per attività motoria e sport individuali, da soli o con persone conviventi. In tutti tali casi non serve l’autocertificazione.

Mare e montagna solo se raggiungibili a piedi. Restano vietate tutte le attività ludiche o ricreative all’aperto, mentre chi abita al mare potrà fare il bagno, senza attardarsi sulla battigia, o potrà passeggiare nei boschi chi abita nelle vicinanze. Non si potrà prendere l’auto o la moto per recarsi al mare (e quindi anche in spiaggia) o in montagna, ma se raggiungibili a piedi ci si potrà andare. In tutti questi casi non serve l’autocertificazione.

La spesa in altri comuni. Essendo gli spostamenti in altri comuni consentiti solo per ragioni di lavoro, salute, stati di necessità, visite a congiunti, attività motoria e sport individuali, in linea di massima fare la spesa in un altro comune non è consentito. Nel testo del Dcpm del 26 aprile non viene fatto un chiaro riferimento a questo punto e mancano, ad oggi, circolari rivolte ai prefetti. Attenzione, però: se un determinato bene di cui è consentita la vendita (esempio: abbigliamento per bambini, elettrodomestici, telefonini e altro) non lo si trova nel proprio comune, ci si potrà certamente spostare in un altro comune per l’acquisto, autocertificando la necessità dell’acquisto stesso e l’impossibilità di trovarlo nel proprio luogo di residenza.

Il treno calabrese bloccato a Tolone

No agli spostamenti fuori Regione. Fuori dai propri confini regionali ci si potrà spostare solo per comprovate (e quindi autocertificate) ragioni di lavoro e salute. Si potrà però rientrare nella propria residenza ed abitazione anche se provenienti da fuori regione, dando avviso della partenza e dell’arrivo alla Regione Calabria ed alle rispettive Asp per osservare poi un periodo di quarantena domiciliare di 14 giorni. In particolare occorrerà manifestare preventivamente la volontà di rientrare in Calabria, almeno 48 ore prima, attraverso il portale www.rcovid19.it. Il sito prevede una prenotazione che porterà al rilascio di un’attestazione da allegare all’autocertificazione con la quale viaggiare.

Bar, ristoranti, pizzerie, agriturismi. Riprendono le attività (e ci si potrà quindi andare) ma la somministrazione di alimenti e bevande avverrà esclusivamente attraverso il servizio con tavoli all’aperto e mantenendo le giuste distanze. Non ci si potrà spostare da un comune ad un altro per raggiungere tali locali. Naturalmente, ogni singolo Comune potrà vietare sul proprio territorio comunale (Vibo Valentia e altri paesi l’hanno già fatto) la ripresa di tali attività, consentite invece con propria ordinanza dalla presidente della giunta della Regione Calabria, Jole Santelli.

Mercati, vendita ambulante, fiori e piante. È consentita l’attività di commercio di generi alimentari nei mercati all’aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio comune, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali e l’uso delle mascherine e guanti. È consentita l’attività di commercio al dettaglio, anche in forma ambulante di fiori, piante, semi e fertilizzanti. Anche in questo caso, i singoli Comuni potranno vietare i mercati e la vendita di fiori e piante che sono stati consentiti dall’ordinanza della Santelli.

Altri permessi. È consentita la ripresa delle attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie per la preparazione dei relativi prodotti da effettuarsi a mezzo asporto. Permesso sempre recarsi in edicola, tabacchini, posta, banche, assicurazioni e farmacie. Consentiti poi gli spostamenti per raggiungere le imbarcazioni di proprietà (anche fuori dal proprio comune) da sottoporre a manutenzione e riparazione, per una sola volta al giorno (tranne in comuni, come quello di Vibo Valentia ed altri, in cui l’ordinanza della Santelli è stata sospesa. A Tropea, ad esempio, l’ordinanza regionale non è stata sospesa). Sono infine ammesse le visite a parenti e conoscenti nelle Rsa ma solo nel rispetto delle indicazioni disposte da queste ultime. Restano sospesi i matrimoni e ammessi i funerali, con la partecipazione di 15 persone scelte tra i congiunti. Per l’apertura dei cimiteri, invece, ci si dovrà attenere alle ordinanze dei singoli Comuni che stabiliranno autonomamente orari e chiusure.

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