sabato,Aprile 20 2024

Sequestrate le auto funebri usate per le esequie di Salvatore Mancuso

La Guardia di finanza scopre che i “carri” non erano stati restituiti alla società di leasing proprietaria, malgrado la ditta locataria avesse perso il possesso. Amministratori denunciati per appropriazione indebita

Sequestrate le auto funebri usate per le esequie di Salvatore Mancuso
L'auto funebre sequestrata dalla Gdf
Salvatore Mancuso

I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Vibo Valentia hanno sottoposto a sequestro due auto funebri di un’impresa vibonese utilizzate in occasione delle esequie di Salvatore Mancuso, alias U Zoppu, di 46 anni, di Limbadi, fratello dei più noti boss Giuseppe (cl. ’49), Diego, Francesco (“Tabacco”) e Pantaleone Mancuso (“Ingegnere”). Le esequie celebrate il 24 novembre 2018. In quella circostanza, l’auto funebre che trasportava il feretro presso la Chiesa di San Pantaleone di Limbadi non riportava nessuna insegna pubblicitaria che consentisse di risalire all’impresa incaricata di eseguire il funerale; le successive indagini permettevano di accertare che l’impresa, in seguito individuata, utilizzava anche un secondo mezzo e che per entrambi era stata dichiarata la perdita di possesso dalla società di leasing proprietaria, in quanto la ditta locataria, nonostante la risoluzione dei contratti per il mancato versamento dei canoni dovuti, non aveva provveduto a restituirli.

I militari pertanto hanno denunciato gli amministratori dell’impresa funebre alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per il reato di appropriazione indebita e, contestualmente, hanno richiesto il sequestro preventivo dei mezzi, in quanto la loro libera disponibilità avrebbe potuto aggravare le conseguenze del reato, procurando un ulteriore ingiusto profitto alla ditta locataria. Il Tribunale di Vibo Valentia, accogliendo la richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica, ha emesso un decreto di sequestro preventivo, eseguito dai finanzieri.

Il servizio, coordinato dal comando provinciale di Vibo Valentia, si inquadra nel più ampio dispositivo di controllo economico del territorio, che i reparti dipendenti svolgono giornalmente, in materia di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale e agli altri illeciti economico-finanziari, in una provincia caratterizzata dalla diffusa presenza della criminalità organizzata.

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