mercoledì,Aprile 24 2024

Ciano di Gerocarne: il prete blocca la processione e scoppia la protesta

Pare infastidito dal vociare di alcune persone che sostavano fuori dalla chiesa, don Pietro Cutuli ha annullato la manifestazione religiosa

E’ giorno di festa a Ciano, frazione di Gerocarne, nelle Preserre vibonesi. La piccola chiesa di san Nicola e san Pietro Spini è piena di fedeli, tutti ad ascoltare la santa messa nel giorno della festa di S. Antonio. Una tradizione a Ciano, una festa sentita a cui si lavora di anno in anno e che ha sempre registrato una grande partecipazione di fedeli ed emigranti. Sull’altare a celebrare la messa c’è come di consuetudine don Pietro Cutuli, parroco da oltre dieci anni. Molte le persone che non riescono fisicamente ad entrare nella piccola chiesa, incapace di accogliere tutti. In tanti restano quindi sui gradini della chiesa o fuori. Al termine della messa, quindi, l’annuncio inaspettato del prete: siccome c’è troppo vociare proveniente da fuori e, forse, poca voglia da parte di costoro – ad avviso del sacerdote – di ascoltare la messa, la processione di S. Antonio prevista nel pomeriggio è annullata.

Un “annuncio”, quello di don Pietro Cutuli, che ha lasciato di stucco i presenti ed immediata è infatti scattata la protesta dei fedeli. In tanti hanno provato a far ragionare il prete per farlo tornare sui suoi passi, spiegando che le persone sostavano fuori dalla chiesa poiché impossibilitate ad entrare all’interno per mancanza di spazio. C’è chi prova a spiegare al sacerdote che non si può annullare all’improvviso una processione storica a cui tutta la popolazione tiene poichè particolarmente sentita. Nulla da fare, però. Don Cutuli è irremovibile: la processione non si fa più. Il malcontento fra i presenti è evidente e chi annuncia di non volersi più recare in chiesa se la processione non avrà luogo. Tutto inutile. L’unica soluzione – che si sta vagliando in queste ore – è quella di trovare un altro prete disposto a permettere la celebrazione della processione. Cosa per nulla facile. Intanto il malcontento per la decisione aumenta sempre più e c’è chi si spinge a chiedere persino le “dimissioni” di don Pietro Cutuli. Come andrà a finire questa “storia” non si sa. Chi vivrà, vedrà.

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