sabato,Aprile 20 2024

Processo Rinascita-Scott, ecco come sarà l’aula bunker

Previste apposite aree per giudici, pubblici ministeri, cancellieri, tecnici, avvocati e parti civili. Dimenticata la stampa e i giornalisti…

Processo Rinascita-Scott, ecco come sarà l’aula bunker
L'interno della futura aula bunker

Il progetto della nuova aula bunker del distretto di Catanzaro è stato illustrato in occasione della conferenza permanente tenutasi il 15 luglio scorso, con la partecipazione anche del Consiglio dell’Ordine Distrettuale degli Avvocati di Catanzaro. L’aula bunker verrà ubicata nel compendio dell’area ex Sir di Lamezia Terme (Fondazione Terina) e prevede un comodato d’uso a titolo gratuito della durata di anni tre”. E’ quantorende noto attraverso un comunicato stampa il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico. [Continua]

Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro ribadisce che l’individuazione della struttura della Fondazione Terina deve rimanere una soluzione provvisoria – dettata al momento dalla necessità della celebrazione del processo Rinascita Scott – poiché nel corso del triennio sarà importante e fondamentale che tutte le componenti amministrative e politiche della città di Catanzaro si adoperino per “riportare” l’aula bunker nel capoluogo di Regione, com’è giusto che sia e certamente l’Ordine forense sarà impegnato in questo importante obiettivo.

Ad ogni modo, la nuova aula bunker – afferma Talerico – sarà sviluppata su un unico piano di forma rettangolare e sarà lunga 100 metri e larga 33, per una superficie complessiva di circa 3.300 mq.  Per destinare ad aula bunker l’immobile individuato, saranno necessari interventi di adeguamento funzionale – edili e impiantistici – da effettuarsi in tempi brevi poiché l’aula dovrebbe essere pronta entro settembre.Sarà quindi possibile soddisfare appieno le esigenze rappresentate in sede di Conferenza permanente – anche quelle per il contenimento del contagio da Covid-19, con riferimento alla celebrazione del processo cd. Rinascita Scott, per il quale è prevista la presenza di un numero di partecipanti pari a circa 1.000 persone, vale a dire 487 imputati di cui 317 non cautelati in carcere, circa 230 avvocati, circa 205 persone tra parti civili e procuratori.

La zona principale dell’edificio, con un’estensione di circa 1.700 mq., verrà destinata per lo spazio da dedicarsi ai magistrati giudicanti, ai banchi dei pubblici ministeri e dei difensori e, quindi anche delle parti civili. Alla destra della Corte è stato individuato lo spazio per gli imputati. La porzione più ad ovest dell’edificio, con una consistenza di circa 415 mq, sarà destinata ad accogliere gli spazi riservati agli ufficio delle cancellerie, oltre che per i tecnici. Ai magistrati sarà destinato un accesso riservato all’edificio, protetto da un’apposita recinzione esterna raggiungibile mediante una viabilità dedicata.

Nella zona est dell’edificio è ubicata la zona destinata all’accesso: degli imputati, dei difensori, delle parti civili e degli avvocati di parte civile. Tutti gli ingressi verranno organizzati, separati e provvisti di sistemi di sicurezza.

Gli spazi progettati sono idonei ad accogliere: n. 230 postazioni fisse per i difensori, oltre a n. 6 postazioni riservate ai pm, n. 319 postazioni fisse per imputati a piede libero, n. 205 postazioni fisse per gli avvocati di parte civile, n. 210 postazioni fisse per le parti civili. L’aula bunker accoglierà quindi il processo storico – per la portata numerica degli imputati e delle parti civili – di Rinascita-Scott sia per la celebrazione dell’udienza preliminare, sia per la fase dibattimentale (per chi opterà per il giudizio ordinario), con una previsione – conclude il presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro – di durata di circa tre anni”.

Nessuna postazione, a leggere il comunicato del presidente Talerico, è stata prevista per la stampa e i giornalisti. Quasi che un processo “storico” come Rinascita-Scott sia solo un affare fra giudici, avvocati, pubblici ministeri, parti civili e cancellieri. L’auspicio è che a tale “dimenticanza” chi di competenza rimedi al più presto con la previsione di un’area riservata alla stampa, onde evitare di ritrovarsi a lavorare – come spesso accaduto in tante aule di giustizia calabresi – accanto agli imputati a piede libero o ai parenti di imputati e detenuti.

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