mercoledì,Aprile 24 2024

Nuovo anno scolastico a Mileto: il Comune avvia il piano strategico

Al via una serie di interventi per mettere insegnanti e alunni nelle migliori condizioni per poter operare

Nuovo anno scolastico a Mileto: il Comune avvia il piano strategico

Si avvicina il nuovo anno scolastico e l’amministrazione comunale di Mileto, guidata dal sindaco Totò Crupi, cerca di farsi trovare pronta ai nastri di partenza in maniera tale da mettere insegnanti e alunni di ogni ordine e grado nelle migliori condizioni possibili per poter operare. E’ delle scorse ore l’avvio del piano strategico per le scuole, consistente in una serie di interventi finalizzati proprio al perseguimento di tale obiettivo. Tre le aree di intervento “sulle quali – si legge in una nota – è alta l’attenzione dell’amministrazione e degli uffici comunali: le manutenzioni ed il controllo dei servizi; l’igienizzazione e la disinfestazione degli ambienti, compresa la cura del verde ed il diritto al gioco. È partita già in questi giorni – spiega l’amministrazione – l’opera di manutenzione ordinaria dei vari plessi scolastici: l’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Cupi (in foto), ha avviato, assieme al responsabile dell’Ufficio tecnico, agli operai comunali e alle ditte incaricate, il monitoraggio di tutte le sedi scolastiche per controllarne lo stato dei servizi, dagli infissi all’impiantistica di sicurezza, quale l’antincendio, e fare poi il punto della situazione sugli impianti di riscaldamento, sul lavoro di tinteggiatura delle aule e sulla sostituzione degli arredi obsoleti.

Il tutto – si aggiunge – nella piena consapevolezza che nel nostro contesto le risorse destinate in bilancio comunale alla scuola vengono assorbite quasi totalmente dal servizio trasporto, dal servizio mensa e dagli interventi di manutenzione ordinaria che, ad anno in corso, si trasformano quasi esclusivamente in interventi straordinari per far fronte agli atti di vandalismo e agli episodi del tutto imprevisti, che pure accadono”. La nota dell’amministrazione si conclude chiamando direttamente in causa, e quindi alle proprie responsabilità, le studentesse e gli studenti, in particolar modo affinché si adoperino “per la protezione e la custodia di aule, arredi ed edifici, che debbono essere rispettati e conservati, non solo perché genericamente beni di pubblica utilità, ma bensì strutture utili e necessarie per la loro formazione e socializzazione”.

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