giovedì,Aprile 25 2024

Tentata estorsione al parco eolico di Filogaso: tre nuovi arresti

Ritornano in carcere i presunti esponenti del clan Cracolici dopo la trasmissione degli atti da Vibo alla Dda di Catanzaro che ha riproposto la misura al gip distrettuale

Tentata estorsione al parco eolico di Filogaso: tre nuovi arresti

I carabinieri delle Stazioni di Maierato e Sant’Onofrio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip distrettuale di Catanzaro nei confronti di tre presunti esponenti del clan Cracolici attivo a Maierato e Filogaso. Ritornano pertanto in carcere, nonostante il gip del Tribunale di Vibo all’atto della convalida dell’arresto avesse escluso le aggravanti mafiose, Francesco Cracolici, 41 anni, bracciante agricolo; Renato Cracolici, 37 anni, pastore; Onofrio Arcella, 30 anni, allevatore. I tre, arrestati in flagranza di reato, il 23 agosto scorso per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e proprio per questo motivo si trovavano agli arresti domiciliari.

Il provvedimento scaturisce dalla valutazione degli atti da parte del competente gip distrettuale su richiesta della Dda di Catanzaro che aveva ricevuto gli atti da quella ordinaria di Vibo Valentia. Gli arrestati sono stati tradotti nel carcere di Vibo Valentia.

I carabinieri, camuffati da operai, stavano lavorando nel parco eolico-fotovoltaico a Filogaso, quando sono stati avvicinati da tre persone. Quindi, con atteggiamenti e minacce di morte i tre avrebbero cercato di costringere i “militari-operai” ad allontanarsi dal parco eolico-fotovoltaico interrompendo i lavori intrapresi. Sui terreni dove insiste il parco eolico (di cui è cointestatario lo stesso Francesco Cracolici sul quale Enel Green power esercita il diritto di superficie) sino a poco tempo fa i lavori di pulizia venivano eseguiti proprio dai tre arrestati.

Minacciano carabinieri travestiti da operai, arrestati tre presunti esponenti del clan Cracolici

I due Cracolici sono figli di Aldredo Cracolici, ucciso nel febbraio del 2002. Agguato ad oggi impunito sebbene del fatto di sangue abbiano reso di recente dichiarazioni i collaboratori di giustizia Andrea Mantella e Raffaele Moscato. Il gip, dopo la convalida degli arresti, si è spogliato dell’inchiesta rispedendo gli atti alla Dda che dovrà reiterare, entro venti giorni, la richiesta di una nuova misura cautelare al competente gip distrettuale di Catanzaro.

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