giovedì,Aprile 25 2024

Imponimento, decade l’aggravante mafiosa per il figlio del boss Anello

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha parzialmente annullato l’ordinanza emessa nei confronti del 30enne Francescantonio che rimane comunque in carcere per gli altri capi d’imputazione

Imponimento, decade l’aggravante mafiosa per il figlio del boss Anello

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro (presidente Giuseppe Valea), in accoglimento delle argomentazioni prospettate dagli avvocati Sergio Rotundo e Giuseppe Torchia, ha parzialmente annullato l’ordinanza emessa nei confronti dell’imprenditore Francescantonio Anello dal gip del Tribunale di Catanzaro, Giulio De Gregorio, il 12 agosto 2020 con esplicito riferimento al reato di associazione a delinquere di stampo mafioso ed ai reati di estorsione, escludendo per gli stessi l’aggravante mafiosa nei confronti di Anello. Il 30enne di Filadelfia, figlio di Rocco Anello, coinvolto nell’operazione “Imponimento” condotta dalla Dda di Catanzaro, rimane detenuto nella Casa circondariale di Siano in quanto resta confermata l’ordinanza cautelare per gli altri capi di imputazione. I legali manifestano comunque apprezzamento per la circostanza che il collegio del Riesame abbia condiviso le argomentazioni dirette all’esclusione dell’associazione per delinquere e dell’aggravante di mafia.

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