venerdì,Aprile 19 2024

Processo “Acqua sporca” a Vibo: il dibattimento non parte

Nuovo rinvio del Tribunale per un’omessa notifica ad uno degli imputati. L’inchiesta risale al 2012. Sotto accusa pure Sergio Abramo, attuale sindaco di Catanzaro

Processo “Acqua sporca” a Vibo: il dibattimento non parte

Nulla da fare per il processo nato dall’inchiesta della Procura di Vibo denominata “Acqua sporca”. Il Tribunale collegiale presieduta da Vincenza Papagno, a latere i giudici Graziamaria Monaco e Adriano Cantilena, è stato infatti costretto a rinviare ancora una volta l’apertura del dibattimento per un’omessa notifica dell’udienza ad uno degli imputati. Processo rinviato quindi al 30 gennaio del nuovo anno, nella speranza che per tale data tutte le notifiche, agli imputati ed ai loro difensori, vadano a buon fine.

Sotto processo dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia si trovano invece 16 imputati: Sergio Abramo (in foto), sindaco di Catanzaro (che risponde quale presidente della Sorical); Giuseppe Camo (Sorical); Maurizio Del Re e Sergio De Marco (Sorical), Giulio Ricciuto (responsabile impianti potabilizzazione); Ernaldo Biondi (Sorical Vibo);Vincenzo Pisani (addetto trattamento acque); Massimiliano Fortuna; Pietro Lagadari; Domenico Lagadari; Fabio Pisani (responsabile pro tempore ufficio tecnico Comune Serra San Bruno); Roberto Camillen (responsabile pro tempore del settore manutentivo Comune Serra); Francesco Catricalà (dirigente Asp Soverato); Fortunato Carnovale (dirigente Asp Vibo); Rosanna Maida (dirigente prevenzione salute Area-Lea); Domenico Criniti, ex sindaco di Santa Caterina dello Ionio.

I reati ipotizzati. Avvelenamento colposo di acque, inadempimento contrattuale, falso, interruzione di servizio e omissione i reati, a vario titolo, contestati dalla Procura di Vibo Valentia.

Le parti civili. Comitato civico Pro Serre (avvocato Angelo Calzone), Legambiente (avvocato Ambrosio), Codacons Calabria e Articolo 32 (avvocato Claudio Cricenti), Adoc Vibo Valentia (avvocato Paolo Fuduli).

L’inchiesta “Acqua Sporca” è partita nel 2012 e mira a far luce sull’avvelenamento del bacino idrico dell’Alaco, la diga sequestrata nel maggio 2012 e che serve di acqua potabile tutti i comuni della provincia di Vibo e parte dei comuni della fascia jonica delle province di Catanzaro e Reggio Calabria.

A oltre cinque anni dai fatti, il processo deve ancora partire e la prescrizione dei reati corre veloce. Con buona pace della giustizia, del ministro Orlando e della politica “parolaia” incapace di dare uomini e mezzi ai Tribunali per poter celebrare i processi in tempi ragionevoli. E con buona pace anche degli esperti in convegni su legalità, “antimafia” e passerelle che lasciano il tempo che trovano.

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