giovedì,Marzo 28 2024

Mileto: don Dicarlo difende i due rumeni processati nei giorni scorsi

Ospiti del centro Maranathà, sono stati assolti dai reati di violenza sessuale e lesioni e condannati per sequestro di persona

Mileto: don Dicarlo difende i due rumeni processati nei giorni scorsi

Tira un sospiro di sollievo, esprime gioia e soddisfazione don Domenico Dicarlo per i “suoi” due ragazzi, nei giorni scorsi assolti in primo grado “perché il fatto non sussiste”dai reati di violenza sessuale aggravata e lesioni. Nei confronti di Vasile Dancianu, 50 anni, e Gheorghe Gogoi, 56 anni,invece, rimane la condanna per violenza privata e sequestro di persona emessa dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia. I fatti risalgono al 2010, allorquando i due rumeni vivevano in stato di semischiavitù, senza corrente elettrica e acqua, in un casolare situato tra le campagne di Cessaniti. Arrestati con varie accuse nei confronti di un connazionale e della fidanzata, subito dopo furono indirizzati al Centro di prima accoglienza e di recupero per tossicodipendenti e alcoolisti “Maranathà” di Mileto, presieduto proprio dal parroco della Cattedrale. “A distanza di sette anni – afferma oggi don Dicarlo – finalmente la verità trionfa. Tutto ciò dimostra che la giustizia in Italia esiste realmente, al di là degli stereotipi di rito. Mi congratulo con i giudici del Tribunale di Vibo e, nel contempo, ringrazio di cuore l’avvocato Francesco Rombolà che si è prodigato con grande capacità e impegno a favore dei due nostri ragazzi. Essi rappresentano i veri poveri di oggi, all’epoca costretti a vivere in stato di schiavitù, che la Chiesa ha accolto e difeso. 

 

È giusto che paghino per le colpe effettivamente commesse, non per reati che anche chi di dovere ha accertato non sono stati mai compiuti. Nell’arco di tutto il tempo vissuto all’interno della nostra Comunità – aggiunge il presidente del Centro, da sempre al fianco degli ultimi – Vasile e Gheorghe hanno dimostrato sempre grande serietà e impegno, mai una parola o un gesto fuori luogo. I primi a rendersi disponibili anche nei lavori più umili, spesso hanno svolto la loro opera anche a fini sociali, ad esempio quando alcuni mesi fa hanno deciso spontaneamente di ripulire con alcuni compagni il lungo tratto di strada della provinciale “Mileto-Dinami” adiacente alla nostra sede di località “Martidi”, invaso da erbacce, spazzatura, detriti e folta vegetazione. Per quanto ci riguarda – conclude il presidente del Maranathà – Vasile e Gheorghe si sono guadagnati solo stima e rispetto, non giudizi affrettati, dettati dalla moda del momento. In questi sette anni si sono fatti amare da tutti, in primis da me che li reputo dei veri e propri figli, da oggi rinati a nuova vita”.

Sequestro di persona e violenza privata: due condanne a Vibo

 

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