sabato,Aprile 20 2024

Quarantene violate e assembramenti, il sindaco di Vibo: «Sono indignata»

Lo sfogo di Maria Limardo nella fase più dura dell’emergenza sanitaria in città: «Solo a Piscopio abbiamo 300 casi e ci sono positivi che escono dalle loro abitazioni». E i vigili elevano multe per 5mila euro

Quarantene violate e assembramenti, il sindaco di Vibo: «Sono indignata»
Il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo

Si sfoga sui social il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo. Denuncia quelli che definisce «comportamenti irresponsabili» messi in atto da «giovani e meno giovani che imprudentemente, anzi incoscientemente, violano le regole ponendo a serio rischio la salute dell’intera popolazione».

Non entra troppo nel dettaglio il sindaco, ma parla di mancata osservanza della quarantena e «di ragazzi che si assembrano senza mascherina». Quindi ricorda che «in città i contagi sono in continuo aumento e si vanno determinando piccoli, ma frequenti, focolai. Solo a Piscopio – ammonisce – ci sono quasi 300 casi».

Non manca poi di ricordare cosa comporta la violazione del regime di quarantena. «Ricordo – afferma – che quando un soggetto positivo esce fuori dalla propria abitazione rischiando di contagiare soggetti sani, commette un reato penalmente perseguibile. Ricordo inoltre che sono vietati gli assembramenti, che è obbligatorio indossare la mascherina e che la violazione comporta una grave sanzione amministrativa».

E se le raccomandazioni non dovessero bastare Maria Limardo fa riferimento anche ad una stretta sui controlli: «Abbiamo accentuato i controlli, per quanto di competenza di questo sindaco comunico che ad oggi i soli vigili urbani hanno elevato multe per un importo totale di oltre 5.000 euro a causa della trasgressione delle regole imposte dal Governo per la cosiddetta Zona rossa. Questi soggetti incuranti delle più elementari norme di educazione civica, con il loro atteggiamento irresponsabile e deprecabile rischiano di mandare in tilt il già debole sistema sanitario».

Nel finale l’invito «al massimo rigore nel rispetto delle già note regole, quello stesso che ci ha contraddistinto nella prima fase, allorquando la notizia di ogni morto era un sussulto dell’animo. Oggi, purtroppo, i morti non fanno più notizia e solo nella giornata di oggi (ieri, ndr) se ne sono registrati 348. Non aggiungo altro. Vi prego: aiutateci ad aiutarvi».

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