venerdì,Marzo 29 2024

Spirlì fomenta i genitori sui social: «Segnalate le scuole con le finestre aperte». Ma la Regione che fa?

Il presidente facente funzioni butta benzina sul fuoco chiedendo di indicare le aule in cui i ragazzi devono stare «coi cappotti». La serietà istituzionale imporrebbe di dialogare con l'Ufficio scolastico e trovare le soluzioni

Spirlì fomenta i genitori sui social: «Segnalate le scuole con le finestre aperte». Ma la Regione che fa?
Una delle immagini postate dai genitori in risposta all'appello di Spirlì

di Salvatore Bruno
Non è chiaro con quale obiettivo, Nino Spirlì non trova niente di meglio e di più produttivo da fare che presentarsi sui social con la casacca della Protezione Civile, scimmiottando il suo capo partito, lanciando strani sondaggi su facebook per sapere in quali scuole si aprono le finestre per areare i locali nonostante le temperature gelide. Con il malcelato intento di fomentare orde di genitori imbestialiti perché i figli rischiano la polmonite, come se in tempi cosiddetti normali, non si procedesse ugualmente al ricambio dell’aria viziata almeno un paio di volte al giorno.

Scuola e neve

Ed è così convincente che in molte località della Calabria, dove ha ripreso a nevicare copiosamente, altre orde di genitori si scambiano freneticamente messaggi sulle chat per ribadire che non intendono mandare i loro figli a scuola con la neve e con le finestre aperte, come se in tempi normali, al primo fiocco, gli alunni non rimanessero tutti a casa, con o senza Covid.

Serietà, questa sconosciuta

La sensazione che si stia oltrepassando il limite della decenza serpeggia, mentre visto il momento delicato, invece di un gioco al massacro, avallato dal colpevole silenzio della scienziata presente in giunta con specifica delega, servirebbe un po’ di serietà. Di serietà istituzionale.

La guerra delle finestre

In alcuni istituti potrebbe effettivamente verificarsi un abuso nel mantenimento delle finestre aperte nonostante le temperature proibitive. Basterebbe stilare delle linee guida condivise con i dirigenti. E se il presidente della Regione facente funzioni ci tiene proprio sapere in quali classi si commette questo grave peccato di areare i locali, dovrebbe consultare l’Ufficio Scolastico Regionale e non i social…
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