giovedì,Aprile 25 2024

Latitante tenta la fuga dai tetti, ma viene arrestato a Gerocarne dai carabinieri – Video

Giovanni Emmanuele inseguito da un ordine di carcerazione per scontare una condanna definitiva per narcotraffico. Ai domiciliari finisce anche il fratello che si è scagliato contro i militari dell’Arma

Latitante tenta la fuga dai tetti, ma viene arrestato a Gerocarne dai carabinieri – Video
Giovanni Emmanuele

I militari dell’Arma della Compagnia carabinieri di Serra San Bruno, unitamente al Nucleo Investigativo di Vibo Valentia e allo Squadrone Eliportato Cacciatori carabinieri “Calabria”, hanno scovato il latitante Giovanni Emmanuele, 33 anni, di Gerocarne, resosi irreperibile il 23 novembre scorso ad un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura di Vibo, a firma del procuratore Camillo Falvo, dovendo espiare una pena detentiva di anni 7 e mesi 8 di reclusione, per il reato di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione della Squadra Mobile di Vibo convenzionalmente denominata “Ghost”. [Continua dopo la pubblicità]

Salvatore Emmanuele

Giovanni Emmanuele è stato individuato in un’abitazione disabitata nel centro storico di Gerocarne nella quale aveva installato un’artigianale sistema di videosorveglianza, al fine di monitorare movimenti sospetti all’esterno dell’immobile. Lo stesso, accortosi della presenza dei carabinieri, ha tentato di darsi a precipitosa fuga attraverso una via d’emergenza già predisposta in precedenza: di fatto, ha cercato di scappare sui tetti delle abitazioni adiacenti ma, dopo un prolungato inseguimento, è stato bloccato dai militari operanti. Nell’immediatezza, inoltre, è giunto sul posto anche suo fratello, Salvatore Emmanuele il quale, al fine di agevolare la fuga del proprio congiunto, si è scagliato contro i carabinieri. Anche quest’ultimo, però, è stato prontamente immobilizzato e tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per la violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale alla quale è sottoposto. Giovanni Emmanuele è successivamente stato ristretto nel carcere di Vibo Valentia mentre il fratello Salvatore è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione.

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