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“Accendiamo il futuro, spegniamo l’illegalità”, successo per l’iniziativa del “De Filippis-Prestia” di Vibo

Gli studenti salgono sul palco per commemorare le vittime di tutte le mafie e per condannare ogni forma di violenza

“Accendiamo il futuro, spegniamo l’illegalità”, successo per l’iniziativa del “De Filippis-Prestia” di Vibo

Pensieri, musica e parole. Un mix che coinvolge e fa riflettere quello messo in campo dagli studenti dell’Istituto di istruzione superiore “De Filippis-Prestia” protagonisti del progetto “Accendiamo il futuro, spegniamo l’illegalità”. La fase finale dell’iniziativa è stata presentata nell’aula magna dell’istituto presieduto dal dirigente scolastico Pietro Gentile, coinvolgendo attivamente 18 studenti delle classi: 3 A, 2 A e 3 F affiancati dalle docenti Rosaria Lo Verso, Maria Ammendolia e dal professore Francesco Mangialavori. I ragazzi hanno avuto modo di approfondire le vicende più sanguinose della storia italiana, analizzare sia le più note, che quelle passate sottotraccia, conosciute grazie alla forza delle famiglie delle vittime che hanno raccontato quanto accaduto ai propri cari, uccisi da mano criminale. Storie di gente comune, di tanti ragazzi, ammazzati perché svolgevano il loro lavoro con onestà oppure per la pericolosità della denuncia manifestata. Alcune vicende, raccontate nei film, hanno colpito particolarmente gli allievi.

Nel corso de “Accendiamo il futuro” sono state previste due rappresentazioni: l’intervista a Dante ed il confronto sul tema della violenza rapportata al mondo di oggi; l’altra ai bravi, storici personaggi dei “Promessi sposi”. Particolarmente apprezzata la canzone eseguita da Francesco Cambareri, “Luce al futuro”, realizzata in stile rap assemblando le frasi più celebri pronunciate contro la criminalità organizzata.

«Gli studenti – spiega la docente Ammendolia – hanno voluto commemorare tutte le vittime di mafia tramite cartelloni, letture di poesie, notizie su persone trucidate per così esprimere la loro condanna ad ogni forma di violenza e illegalità. Inoltre – aggiunge – hanno voluto trasmettere come messaggio che non bisogna avere paura di denunciare qualsiasi episodio di minaccia o sopraffazione perché come affermò Giovanni Falcone “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”». A conclusione della giornata, dopo aver letto i propri pensieri, ogni studente ha lasciato volare un palloncino bianco verso il cielo.

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