venerdì,Aprile 19 2024

Parte da Vibo il progetto nazionale “Libriamoci”, lo scrittore Abate: «Leggere è tutto»

L’ottava edizione della campagna presentata al liceo classico. Angelo Piero Cappello del Centro per il libro: «La lettura non sia un compito da assolvere»

Parte da Vibo il progetto nazionale “Libriamoci”, lo scrittore Abate: «Leggere è tutto»

di Rossella Galati

«Il Centro per il libro è istituzionalmente l’ente preposto alla promozione della lettura e del libro. Stiamo cercando di potenziare la capacità di fare rete sui territori e ovviamente non potevamo prescindere dalla capitale italiana del libro». È una scelta non casuale quella del “Centro per il libro e la lettura”, diretto da Angelo Piero Cappello, di aprire l’ottava edizione della campagna nazionale Libriamoci dalla capitale italiana del libro 2021 e quindi da Vibo Valentia.

Leggere è un gioco

L’iniziativa promossa dal Ministero della cultura e dal ministero dell’istruzione dal 15 al 20 novembre unirà alunni e insegnanti di tutta Italia e non solo, in creative attività di lettura. Sono infatti circa 2000 le scuole coinvolte, oltre 300 mila gli studenti e più di 12 mila attività già programmate. « Tema portante di questa edizione è “leggere è un gioco” – spiega Cappello – proprio perchè la lettura non deve essere intesa come appannaggio di pochi intellettuali o comunque come un compito da assolvere. La lettura è semplicemente un piacere e ogni volta che ne fruiamo ne usciamo accresciuti, migliorati».

Lo scrittore Abate: «Leggere è vivere più vite»

Ad inaugurare la campagna dal liceo classico Morelli Colao di Vibo è stato il noto scrittore calabrese Carmine Abate che partendo da due dei suoi libri, il primo scritto nel 1984, Il muro dei muri, e l’ultimo uscito ad ottobre scorso, il cercatore di luce, ha spiegato il potere della lettura. «Io ho cominciato a leggere tardi, a 16 anni. A casa mia non c’erano libri, io sono figlio di contadini poi emigrati. Avevamo di tutto tranne che libri. Poi un giorno una scoperta eccezionale: mentre cercavo i peperoncini nella dispensa, mi sono imbattuto in un grosso volume senza copertina. Era il libro di Tolstoj, Anna Karenina. È stato il primo libro che ho letto e da lì non mi sono più fermato. Ho capito che leggere è tutto e chi legge tanto scrive anche meglio. Proprio l’estate in cui ho fatto questa scoperta – ricorda Abate – sono arrivato in Germania dove viveva mio padre come migrante. Ho lavorato in fabbrica e ho sentito l’esigenza di scrivere per denunciare la costrizione dell’emigrazione. Senza quella scoperta, senza quel libro comparso quasi per magia non sarei mai diventato né lettore né scrittore. Perchè leggere, come scrivo proprio nell’ultimo libro è tutto: è entrare nelle vite degli altri, è vivere più vite. Proprio questo ultimo è un romanzo sui luoghi e leggere significa anche appropriarsi di tanti luoghi e vivere in più posti diversi».

Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti il vicesindaco di Vibo, Domenico Primerano, il dirigente scolastico Raffaele Suppa, la docente Maria Greco, l’attrice Caterina Misasi. Ha portato il suo saluto agli studenti attraverso un videomessaggio anche l’attore Luca Zingaretti.

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