sabato,Aprile 20 2024

Pellicole scomode, ‘La siciliana ribelle’ al Sistema bibliotecario

Ultimo appuntamento con la rassegna voluta da Libera Vibo. A seguire la proiezione del film, l’incontro con Deborah Cartisano, figlia di Lollò: sequestrato e ucciso dalla ‘ndrangheta.

Pellicole scomode, ‘La siciliana ribelle’ al Sistema bibliotecario

Volge al termine l’ esperienza del cineforum “Pellicole scomode. Storie e film contro le mafie” realizzato da Libera Vibo e Sistema Bibliotecario Vibonese. Entusiasti per la riuscita dell’iniziativa per la partecipazione attiva e calorosa, i giovani di Libera, coordinati da Giuseppe Borrello, invitano all’ultimo dei cinque appuntamenti.

L’ultima pellicola scomoda di questo ciclo di incontri è’ “La siciliana ribelle”, che verrà proiettata sabato 12 marzo alle ore 16 presso i locali del Palazzo Santa Chiara di Vibo Valentia. Il film è liberamente ispirato alla vicenda di Rita Atria, figlia di un boss mafioso assassinato nei primi anni ’80. Rita fu testimone oculare dell’omicidio del padre e, alcuni anni dopo, venne ammazzato anche suo fratello.

Non riuscendo a sopportare il dolore, la giovane ragazza decise di denunciare gli assassini e iniziare a collaborare con la magistratura, soprattutto con il giudice Paolo Borsellino, al quale la legava un affetto filiale così forte e profondo che la ragazza siciliana decise di togliersi la vita una settimana dopo la strage di via D’Amelio.

Dopo la proiezione del film, il confronto con Deborah Cartisano, figlia di Adolfo detto Lollò, sequestrato ed ucciso dalla ‘ndrangheta. La storia di Lollò Cartisano è la storia di un uomo libero che ha deciso di non piegarsi alla ‘ndrangheta, denunciando e facendo arrestare i suoi estorsori. Nella convinzione che il sacrificio di suo padre non sia stato vano, Deborah ed i suoi familiari hanno trasformato il dolore in uno strumento concreto di impegno alla ‘ndrangheta.

L’appuntamento fa parte delle iniziative di avvicinamento al 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Il primo giorno di primavera è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca profonda di giustizia e verità.

Quest’anno Libera propone per lunedì 21 marzo una manifestazione principale a Messina, ed in contemporanea in tanti luoghi in tutta Italia, nel corso della quale verranno letti i nomi di oltre novecento vittime innocenti. (Agi)

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