venerdì,Marzo 29 2024

Vibo, a palazzo Gagliardi presentato “La fede salva” di Franco Suraci

Il libro tratta una storia giudiziaria vera, con protagonista un imprenditore che riesce a emergere dalla polvere grazie all’ancora di salvezza della fede

Vibo, a palazzo Gagliardi presentato “La fede salva” di Franco Suraci

“La fede salva”. Questo il titolo del volume di Franco Suraci, presentato nello spazio Cev di palazzo Gagliardi nell’ambito di “Vibo capitale italiana del libro”. L’appuntamento con l’autore ha suscitato momenti di intenso trasporto emotivo tra i numerosi presenti, grazie al modo scevro e spontaneo con cui vengono raccontate le vicissitudini giudiziarie, e non solo, del protagonista e delle persone a lui più strettamente vicine.
All’evento, moderato dal giornalista Giuseppe Currà, sono intervenuti il vicario del clero della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e già parroco del duomo di San Leoluca, monsignor Peppino Fiorillo, e il parroco di Paravati don Domenico Muscari, i quali hanno messo in rilievo i valori sociali e spirituali insiti del volume, testimoniati nel vissuto quotidiano dall’autore con il suo apostolato e il suo impegno nel paese natio, e non solo. [Continua in basso]

Tra gli interventi in sala, quello del sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano. Suraci è nato a Paravati. Da autodidatta è alla sua seconda fatica letteraria. Nella prima, “La chiamata”, ha raccontato senza fronzoli e in modo schietto le fasi travagliate del suo riavvicinamento alla religione. In questo contesto, “La fede salva” è il prosieguo del percorso di maturazione cristiana del suo amico Giacomo, il protagonista. L’opera pittorica in copertina è del maestro Massimiliano Giordano. Il racconto tratta una storia vera. Reali, quindi, sono tutti i particolari della vicenda, esternati da Giacomo al narratore. Suraci, nell’occasione, riesce quasi a catapultare il lettore nelle varie fasi della narrazione, trasformandolo da semplice spettatore a parte integrante di essa. Ne esce fuori un percorso intimo e spirituale in cui il protagonista sembra, a un certo punto, quasi soccombere ai tragici accadimenti giudiziari che gli piovono addosso, per poi emergere dalla “polvere” grazie all’ancora di salvezza della fede, a cui si aggrappa con tenacia e con tutta l’anima  “denudandosi” del suo ego.

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