giovedì,Aprile 18 2024

Malinverno, a Vibo la presentazione del libro di Domenico Dara

L’appuntamento in programma presso la libreria Cuori d’inchiostro. Appuntamento il 4 agosto

Malinverno, a Vibo la presentazione del libro di Domenico Dara
Immagine repertorio da pexel, foto di Yaroslav Shuraev

La libreria “Cuori d’inchiostro”, presente a Vibo lungo Corso Vittorio Emanuele III, darà spazio ad una nuova opera letteraria. A tal proposito, dalle ore 19:30 di giovedì 4 agosto, sarà messa in programma la presentazione del libro intitolato “Malinverno”, scritto dall’autore Domenico Dara ed edito dalla casa editrice “Feltrinelli Editore”. Dialogherà con l’autore il sindaco di Zambrone Corrado L’Andolina. Inoltre, tutti i lettori presenti, si potranno intrattenere con l’autore per il firma copie.  [Continua in basso]

La descrizione del libro “Malinverno”

“Ci sono paesi in cui i libri sono nell’aria, le parole dei romanzi e delle poesie appartengono a tutti e i nomi dei nuovi nati suggeriscono sogni e promesse. Timpamara è un paese così, almeno da quando, tanti anni fa, vi si è installata la più antica cartiera calabrese, a cui si è aggiunto poco dopo il maceratoio. E di Timpamara Astolfo Malinverno è il bibliotecario: oltre ai normali impegni del suo ruolo, di tanto in tanto passa dal macero, al ritmo della sua zoppia, per recuperare i libri che possono tornare in circolazione. Finché un giorno il messo comunale gli annuncia che gli è stato affidato un nuovo, ulteriore impiego: alla mattina sarà guardiano del cimitero e al pomeriggio starà alla biblioteca. Ad Astolfo, che oltre a essere un appassionato lettore possiede una vivida immaginazione, bastano pochi giorni al cimitero per essere catturato dalla foto di una donna posta su una lapide. Non c’è altro; nessun nome e cognome, nessuna data di nascita e morte. Col tempo Astolfo è colto da un quasi innamoramento e si trova a inseguire il filo del mistero racchiuso in quel volto muto. Attorno a lui si muovono i lettori della biblioteca, gli abitanti di Timpamara e i visitatori del cimitero, estinti e in carne e ossa, con le loro storie comiche, tenere, struggenti – dal “resuscitato” alla ragazza rimasta vedova alla vigilia delle nozze, che tinge l’abito nuziale di nero e chiede ad Astolfo di unire lei e il trapassato in matrimonio”.

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